Nei 19 Comuni della Val d’Agri non accadeva da qualche anno: le cessazioni delle attività di impresa nel 2020 sono state superiori alle iscrizioni (197 contro 169) portando complessivamente a 4.589 il numero di imprese-ditte della vale iscritte alla Camera di Commercio.
Il presidente di Confcommercio Potenza e componente la Giunta della Camera di Commercio Basilicata Fausto De Mare lo definisce “primo un campanello di allarme da non sottovalutare”. L’agricoltura in valle si conferma la prima attività con 1.301 imprese (45 cessazioni) seguita dal commercio con 1.050 (53 cessazioni) che è una delle caratteristiche del tessuto di pmi in Val d’Agri a cui aggiungere 290 tra servizi alloggio e ristorazione (17 cessazioni).
“Il costante impegno politico-istituzionale dell’assessore Francesco Cupparo, come ha dimostrato nel recente incontro di Moliterno nel quale è stato illustrato il nuovo AP riservato alle imprese della valle, attraverso i fondi del POV – dice De Mare – è sicuramente positivo. Come l’approccio dell’assessore che conosce bene il mondo imprenditoriale. Solo che proprio di fronte ai dati aggiornati sulla nati-mortalità di impresa e alla situazione socio-economica provocata dalla pandemia diventa necessario andare oltre le royalties per programmare in maniera efficace e duratura resistenza e rilancio delle nostre microimprese, quasi tutte a di sotto di 9 dipendenti. Soprattutto in vista del Pnrr e quindi delle risorse che arriveranno come Confcommercio continuiamo ad insistere: solo progetti di rigenerazione urbana che puntino prioritariamente a fermare lo spopolamento, e quindi l’effetto negativo demografico, realizzati contestualmente alla rivitalizzazione del commercio di vicinato possono garantire presente e futuro alle attività produttive non solo della valle. Sinergia pubblico-privato, cultura di impresa, formazione per valorizzare le risorse umane – aggiunge De Mare – sono tutti fattori determinanti per uscire dalla crisi. Questioni tutte che richiedono una maggiore presenza sui territori della Camera di Commercio oltre che ai tavoli istituzionali”.
Nell’incontro di Moliterno è stato fatto il punto del lavoro di Coordinamento e Monitoraggio del POV (Programma Operativo Val d’Agri), presieduto dall’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo con delega al coordinamento del POV, e formato dai sindaci dei 35 Comuni dei comprensori Val d’Agri, Melandro, Sauro, Camastra. Ad illustrare nei dettagli due bandi l’ing. Giuseppina Lo Vecchio del Dipartimento Attività Produttive. Il primo è finalizzato ad aiuti alle piccole realtà commerciali ed artigianali del comprensorio. Si tratta di una misura straordinaria a fondo perduto finalizzata a sostenere le piccole realtà commerciali e artigianali del comprensorio della Val D’AGRI che, a causa delle restrizioni e delle chiusure imposte dall’emergenza epidemiologica COVID – 19, hanno subito forti perdite di fatturato che hanno determinato, tra l’altro, una consistente carenza di liquidità che non consente alle stesse, in questo periodo storico , né di sostenere i costi di gestione delle proprie attività né di poter prevedere nuovi investimenti per la ripresa e il rilancio delle produzioni/servizi. La dotazione complessiva è di 5 milioni di euro e il contributo compreso tra 1.500 e 20mila euro. Il secondo è anch’esso una nuova misura straordinaria, con un fondo complessivo di 7,5 milioni di euro, di sostegno finanziario forfettario finalizzata a sostenere le imprese operanti nei settori più duramente colpiti dal Covid-19 per i quali si sono prolungate durante tutto l’arco dell’anno le interruzioni delle attività. Molto fitto l’elenco dei soggetti beneficiari suddivisi per categorie che in un anno di emergenza non sono ancora riuscite a ripartire, continuando a registrare fortissimi cali di fatturato di oltre l’80% rispetto a quello del 2019.
Cupparo ha sottolineato che la fase 3 del POV, in fase di conclusione, è stata possibile, dopo circa un decennio dall’ultima ripartizione di fondi, grazie all’assegnazione da parte della Giunta di ulteriori risorse ai comuni del Comprensorio per complessivi 35 milioni di euro, evidenziando che “il lavoro in stretta sinergia con i sindaci sta dando i primi risultati attraverso misure di sostegno particolarmente attese dalle comunità interessate”. La strategia della Regione: da una parte innescare un minimo di liquidità a favore delle imprese che si stanno preparando per l’imminente stagione turistica che i Val d’Agri, nel comprensorio Piccole Dolomiti Lucane, nel Melandro ha grandi potenzialità di attrazione specie per il “turismo lento” e le bellezze paesaggistiche e dall’altra favorire la ripresa in sintonia con le scelte da realizzare attraverso la programmazione regionale e il Pnrr. Ci sono ulteriori 60 milioni del POV da programmare con i sindaci.