Oltre il danno davvero una grande beffa per la popolazione lucana. Il leitmotiv che ha accomunato tutti gli interventi del dibattito organizzato da Michele Montone, ex vice-sindaco di Viggiano, su iniziativa di Cosimo Latronico, ex Senatore della Repubblica, ha avuto un filo conduttore comune che ha portato tutti a chiedersi sul perchè noi lucani dobbiamo essere sempre penalizzati sul tema che, ormai da vent’anni, ci trova tutti coinvolti: il petrolio.
Ad aprire l’incontro è stato Michele Montone. In Basilicata i mezzi pubblici scarseggiano e di conseguenza l’uso delle auto private è necessario per spostarsi nella nostra regione e i prezzi alla pompa sono più alti della media nazionale nonostante la Basilicata non abbia accise regionali sulla benzina. La carta carburante, seppur insufficiente, aveva dato dei soldi reali in tasca a quasi la maggioranza della popolazione lucana, con la sua abolizione si è perso questo minimo aiuto. Per concludere ecco la proposta dell’ex vice-sindaco: “nella finanziaria 2018 si detrae il 19 % sulle famiglie che fanno abbonamenti sui mezzi pubblici, bisogna estendere questa detrazione a tutte le zone della regione aumentando ovviamente la disponibilità dei mezzi pubblici“.
A seguire è intervenuto il Sindaco di Viggiano Amedeo Cicala. Intervenire sulla nostra forza contrattuale anche e soprattutto con un preciso impegno politico nei confronti delle compagnie petrolifere per evitare che la Basilicata sia la regione italiana con il più alto prezzo sui carburanti. Con la benzina meno cara si ha uno sviluppo economico maggiore delle famiglie. Impegno politico della sua amministrazione che ha portato da qualche mese finalmente ad avere l’iper-self a Viggiano con una netta riduzione del prezzo alla pompa.
L’Avvocato Rosita Gerardi, assessore al comune di Viggiano, è entrata nel merito giuridico della questione petrolio. Una direttiva del 2003 dell’Unione Europea sull’imposizione fiscale a livello energetico da libertà agli stati membri su come gestire la propria fiscalità in questo settore. La Basilicata potrebbe intervenire con l’UE per chiedere una agevolazione sulle aliquote nella propria regione. La proposta dell’Assessore Gerardi è di spingere per avere una zona franca energetica affinché tra gas e benzina ci sia un reale beneficio nelle tasche dei lucani altrimenti i soldi delle royalties usati per il reddito di inserimento – ricordiamo ha preso il posto della carta carburante – o investiti in altri settori del bilancio regionale non trovano un efficace riscontro nelle famiglie lucane.
Dopo l’Avv. Gerardi ha preso la parola il Consigliere Regionale Gianni Rosa. Una norma nazionale in merito al petrolio c’è già – art. 45 legge 99 del 2009 – ma purtroppo è stata cambiata dal governo Renzi per permettere alle regioni di incassare direttamente questi soldi ed investirli nel reddito di inserimento a discapito della carta carburante. Questi 40 milioni di euro non vanno direttamente nelle tasche dei lucani ed essendo la Basilicata la regione che contribuisce di più in Italia per il fabbisogno energetico con i suoi pozzi è un paradosso clamoroso. A conclusione del suo intervento le proposte del consigliere regionale da far arrivare in Parlamento: “ridurre le accise con una nuova norma per la Basilicata. Noi adesso paghiamo il 65/70% di accise e iva a livello nazionale che influiscono pesantemente sul prezzo alla pompa. Ci deve essere un vincolo spesa/petrolio efficace con risultati per tutti i cittadini“. “La seconda proposta è un nuovo tavolo sul petrolio con un impegno politico preciso a ridurre il profitto delle compagnie petrolifere”.
Ultimo intervento dell’incontro Cosimo Latronico di Noi per l’Italia. Dopo aver fatto un controllo statistico in tutta Italia si è scoperto che solo in poche regione italiane si paga la benzina meno rispetto alla Basilicata. Il punto politico su cui riflettere è il paradosso, a cui va associato anche il problema pubblico dei trasporti, che va ad incidere sul bilancio familiare dei lucani. La mobilità per i lucani è un diritto in cui si crea quel paradosso di spesa che definirei vergognoso. Ecco che se 340 mila lucani chiesero la carta carburante un motivo ci deve pur essere, risorse che ora vengono negate ai lucani. La legge 99 del 2009, istituita dal governo Berlusconi, in cui si aumentava il 3% in più di aliquota sulle royalties nazionali serviva proprio per dare una nuova linfa ai consumi dei cittadini. La proposta conclusiva dell’ex Senatore: “rinegoziare con il governo che verrà un piano di sviluppo economico senza tralasciare il piano di sviluppo energetico. Bisogna agire sui consumi reali dei cittadini lucani per impedire che zone della Basilicata si spopolano ancora di più di come sta già avvenendo”.
A concludere il dibattito alcuni interventi del pubblico presente tra cui il gestore della pompa di benzina eni di Viggiano MariaRossella Gagliardi e l’attuale Vice-Sindaco di Viggiano Paolo Varalla.
Di seguito le foto dell’incontro:
Testo e foto Gianfranco Grieco