Nella giornata di ieri la SIMAM ha comunicato ai lavoratori che, a fronte della richiesta di ENI, ridurrà gli addetti alla conduzione degli impianti di trattamento acque da due unità a turno a una. Precedentemente gli stessi lavoratori, pur lavorando a coppie, hanno subito una serie di provvedimenti disciplinari perché nelle loro attività la sicurezza doveva essere massima. Da ieri, invece, è consentito lavorare da soli in ambienti spesso isolati del Cova e per tre turni giornalieri perché i lavoratori devono essere assegnati ad altre attività, anche queste sottratte ad altri loro colleghi della SICILSALDO.
Fino a dove si vuole arrivare nella riduzione delle attività del centro oli? Ogni lavoratore sottratto ad attività importanti è un impoverimento del territorio e della sicurezza di uno degli impianti più delicati della nostra regione.
I lavoratori non sono caselline da spostare a piacimento quasi senza preavviso e a piacimento. ENI ritorni sui suoi passi e preservi la sicurezza dei Lavoratori e delle attività.
Per queste ragioni si proclama lo stato di agitazione e si metteranno in campo tutte le azioni necessarie a tutela dei lavoratori e della loro sicurezza.
FIOM CGIL Basilicata