Questa mattina si è svolto uno sciopero di 4 ore della la Società Garramone presso il centro oli di Viggiano – Dichiara la Segreteria Regionale della FIT-CISL –
Una situazione complessa quella che stanno affrontando 7 lavoratori della Società Garramone, che si sono trovati privi delle garanzie del patto di sito senza comprenderne le motivazioni.
Quanto vi stiamo per rappresentare ha inizio nel 2017, durante il cambio di appalto tra le Società Garramone SPA, e la Società MBM, in data 6 Luglio 2017 dai verbali con elenco allegato si nota che il numero dei lavoratori aventi diritto al passaggio sono 17 Unità, inspiegabilmente in data 28 marzo 2018 al medesimo tavolo in Confindustria si esperisce il passaggio di commessa senza passare il personale della lista del giorno 6 Luglio che rimane con la Società Garramone spa e di fatto perde il diritto al patto di sito.
Successivamente solamente 6 lavoratori della Garramone Spa vengono adibiti in una commessa ENI che di fatto da diritto nuovamente al patto di sito, solamente a quelle 6 UNITA, lasciando le restanti 11 Unità fuori dalle garanzie del patto di Sito.
La FIT-CISL che in passato non è mai stata convocata al tavolo, si ritrova ad analizzare una situazione alquanto assurda e stucchevole, un nuovo passaggio di appalto, questa volta per vederci chiaro abbiamo richiesto nelle varie riunioni l’elenco nominativo pubblicato negli elenchi di gara, cosi da rendere limpida a tutte le parti la trattativa.
Crediamo che Eni e Confindustria nella qualità di garanti della massima trasparenza debbano dare delle risposte a questi lavoratori e fare chiarezza per quanto accaduto, non ci si può e non ci si deve trincerare dietro un patto di Sito che evidentemente non garantisce i lavoratori, ma che addirittura priva gli stessi delle garanzie previste dai Contratti Collettivi Nazionali.