L’emergenza Covid-19 purtroppo non si placa. A due settimane dal nostro primo report, i dati sono notevolmente cambiati.
I casi accertati alle ore 18:00 di ieri martedì 10 marzo parlano di 8814 persone positive attualmente in Italia, con 631 morti e 1004 guariti. Tra i contagiati 5038 sono ospedalizzati, 877 in terapia intensiva e 2599 si stanno curando a casa. Le persone che hanno contattato il virus dall’inizio dell’epidemia in Italia sono 10.149.
Il governo ha adottato misure restrittive senza precedenti all’interno della Storia Repubblicana.
Insieme al Dottor Bruno Masino facciamo il punto della situazione sull’epidemia in corso nel nostro Paese.
Oltre all’intervista ci ha mandato una nota sulla nuova ordinanza della Regione che sospende alcune prestazioni mediche.
Con la nota del 9/3/2020, indirizzata ai Direttori Generali, Sanitari ed Amministrativi delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliera della Regione Basilicata, avente ad oggetto “Misure per la prevenzione e gestione dell’ emergenza epidemiologica da COVID-19 – DISPOSIZIONE per il territorio della Regione Basilicata“, il Presidente della Regione Bardi ha disposto una serie di misure da adottare con riferimento al modello organizzativo delle strutture sanitarie regionali.
In particolare, le misure da valere per il momento fino al 3/4/2020, sono le seguenti:
La sospensione con decorrenza immediata e sino al 3 aprile 2020 dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici presso le strutture pubbliche, con eccezione dei ricoveri di pazienti oncologici. Inoltre, la sospensione di Visite ambulatoriali, Esami strumentali diagnostici e/o operativi, Day service, Diagnostica laboratoristica.
Sono assicurati solo i ricoveri urgenti indifferibili, le richieste recanti le motivazioni di urgenza (codice di priorità U), in particolare piani terapeutici, somministrazioni di farmacoterapia (chemioterapia, ecc.) e tutte quelle prestazioni che, ancorché programmate, non sono differibili senza potenziale danno al paziente (controlli post-chirurgici, ecc.), le prestazioni di dialisi, le prestazioni oncologiche-chemioterapiche, la radioterapia, le Pet-Tac, le donazioni sangue in ottemperanza alla circolare CNS n 638 del 6/03/2020.
Tale sospensione è valida anche per tutta l’attività in libera professione intramoenia.
La nota, infine, dispone anche misure di regolamentazione dell’accesso presso le strutture sanitarie invitando anche a ridurre i punti di ingresso in modo che essi siano meglio monitorabili.
Tutte queste misure, coerentemente con il Dpcm 9/3/2020, sono tese da un lato a ridurre il sovraccarico di lavoro al personale cercando di contenere nel contempo condizioni che si possano ripercuotere negativamente sull’organizzazione, dall’altro a contenere i rischi infettivi essendo le strutture sanitarie di norma frequentate da molti utenti e pazienti, questi ultimi in condizioni di fragilità e più a rischio.
Al microfono di Andrea Mario Rossi l’intervista al Dottor Masino docente di Epidemiologia, Igiene e Problemi Prioritari:
Riprese e montaggio di Gianfranco Grieco