Da un lato all’altro dello stivale, il Trentino Alto-Adige si tiene stretto il podio; ultima invece la Sardegna. Basilicata un gradino sopra. Bassa fecondità che va a braccetto con un’età media del parto tra le più alte d’Italia: 33,1 anni.
I dati dell’Istat sono impietosi, e tracciano un quadro della situazione sociale che ci vede tristemente al primo posto nazionale per calo demografico: -7,4 per mille.
Non aiuta neppure il tasso di speranza di vita alla nascita, nonostante sia leggermente aumentata sia per le donne che per gli uomini, rispetto al 2022. Restiamo inchiodati nella parte bassa della classifica: 84,8 anni per le prime, e 80,4 anni per i secondi.
Altra nota dolente: l’emigrazione. Il Mezzogiorno si conferma l’area del Paese in cui le partenze non vengono rimpiazzate da altrettanti arrivi. In Basilicata in particolare si registra il tasso migratorio interno più alto d’Italia: – 6,2 per mille. Oggi siamo 533mila, compresi gli stranieri.