“Non è cambiato nulla: la posizione della Regione Basilicata rispetto all’ipotesi di allocare in territorio lucano il deposito nazionale per le scorie radioattive è fermamente contraria”. Lo dichiara l’assessore regionale all’Ambiente e alla Transizione energetica della Regione Basilicata, Laura Mongiello.
“Il presidente Bardi con il quale sono sempre in contatto – sottolinea l’assessore Mongiello – e i miei predecessori sono stati chiarissimi in passato ribadendo in ogni sede il proprio parere negativo. Posizione che non è mutata e che non può mutare”. “La Basilicata – prosegue Mongiello – ha dato, e continua a dare moltissimo, in termini di produzione di energia sia da fonti fossili che da fonti rinnovabili impegnandosi a conciliare la tutela ambientale con lo sviluppo economico, in maniera responsabile per il bene della Basilicata e dell’Italia. Non è possibile, in queste condizioni, assumere altri oneri, soprattutto di questa portata, per il territorio e per la popolazione lucana”.
“Del resto in Basilicata il tema del nucleare è stato oggetto in passato di grandissime mobilitazioni che non possono essere dimenticate e ignorate anche a distanza di 20 anni”, conclude l’assessore regionale all’Ambiente e alla Transizione energetica”.
Lacorazza su ubicazione in Basilicata del deposito per le scorie nucleari.
Prendiamo atto positivamente della dichiarazione dell’Assessore Regionale all’Ambiente Laura Mongiello rispetto alla contrarietà per la ubicazione in Basilicata del deposito per le scorie nucleari. Non vogliamo assumerci la paternità di questa posizione poiché la storia delle Istituzioni e delle battaglie del popolo lucano pone la dichiarazione in continuità con quanto fatto ma almeno riteniamo di averla indotta anche a seguito del deposito di una interrogazione a luglio e che sarà in discussione, ci auguriamo, nella prossima seduta del Consiglio regionale.
Tuttavia la proposta del Ministro Pichetto Fratin va osservata con attenzione, anche nella procedura di Valutazione Ambientale Strategica, al fine di scongiurare che, come ha detto il Sindaco di Rotondella, vicende “provvisorie” possano diventare “definitive”, a proposito di ITREC.