Un laboratorio naturale particolare per condurre esperimenti di geofisica applicata alla circolazione dei fluidi. Il CNR di Tito Scalo ha individuato nella Grotta di Castel di Lepre di Marsico Nuovo, lunga circa 1 km e 800 metri, un luogo con delle caratteristiche esclusive che permette di poter far circolare fluidi in rocce carbonate carsiche.
Profonda 150 metri, la grotta per esplorarla e attrezzarla è stato coinvolto il gruppo speleologico lucano che ha piazzato strumenti adatti ad eseguire esperimenti scientifici unici nel loro genere proprio grazie alla particolarità di questo laboratorio naturale.
Perchè è una grotta così particolare? Si può misurare un parametro geofisico, in questo caso la resistività elettrica, strettamente connessa alla circolazione dei fluidi e quindi si ha il vantaggio di poter osservare la circolazione in ambiente carsici con sensori posti non solo in superficie ma anche all’interno della grotta.
In Basilicata questa tematica scientifica può trovare anche applicazione pratica in un settore rilevante e delicato come quelle delle estrazioni petrolifere. I giacimenti petroliferi, oltre a contenere olio contengono anche acqua, e quindi questo tipo di studi permettono di osservare quando l’acqua si avvicina ai pozzi di estrazione: fattore molto importante perchè l’acqua è un elemento critico sia per l’immissione sia per la possibilità di contaminazione.