Coadiuvare una zona prettamente agricola, come la zona Vigne di Viggiano con un’area industriale in espansione, porta con se malumori e proteste. I residenti e agricoltori di quella zona da anni lamentano situazioni di malessere che li ha portati anche ad abbandonare il terreno, qualcuno invece ha venduto il proprio pezzo di terra ad una nota compagnia petrolifera ricavandone un bel profitto.
In questa situazione di disagio cogliamo il disappunto di alcuni residenti e agricoltori che ci hanno chiamato per mostrarci alcuni piazzali adibiti a parcheggio di auto-botti pesanti. Si chiedono:
Perché questi piazzali sorgono in zone agricole adiacenti a boschi e vigneti con terreni irrigui adibiti ad ortaggi?
“Mezzi pesanti che trasportano acque di falda non depurate parcheggiate in questi piazzali. Questi mezzi non possono parcheggiarsi in terreni agricoli e anche parcheggiandosi in queste zone devono avere autorizzazione ASL e Vigili del Fuoco con colonnina anti-incendio”.
“I terreni, nella quale sostano questi mezzi, devono essere impermeabilizzati dalle acque piovane e reflue, acque raccolte in apposite cisterne e portate a discarica. Se mancano i lotti nella zona industriale per fare queste attività” – continua la lamentela di un proprietario di un vigneto DOC – “sarebbe consigliabile che gli enti preposti espropriassero vari ettari di terreno per realizzare questi adeguati allargamenti nella zona industriale e dare l’incarico per questi lavori a ditte autorizzate. Lavori che servirebbero anche per portare i servizi necessari come l’acqua potabile, fogne, telefono, illuminazione etc..”
Infine vogliono capire: in una stradina che costeggia questi boschi e vigneti, polmone verde della Val d’Agri, è consentito il transito di questi mezzi pesanti?
L’area delle Vigne di Viggiano non ha mai digerito la costruzione di un impianto a forte impatto ambientale e mal digerisce ora una zona industriale in forte espansione che ha bisogno innegabilmente di altre zone per avviare attività che portano lavoro ma a discapito di terreni secolari in cui l’uva, con il suo vino DOC delle terre dell’Alta Val d’Agri, veniva e viene coltivato.