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La Madonna Nera è tornata sulla cima del Sacro Monte di Viggiano, giorno di fede e tradizione – (VIDEO E FOTO)

E’ fatta di grande spontaneità la fede nei confronti della Madonna Nera di Viggiano. La Sacra Vergine protettrice della Basilicata è tornata sulla cima del Sacro Monte, nel suo Santuario, come di consuetudine la prima domenica di Maggio e fino all’alba della prima domenica di settembre. Un lungo pellegrinaggio che è un arrivederci dei viggianesi e dei fedeli provenienti da ogni parte della regione e non solo.

Terminata la veglia alle 6 e dopo la messa in piazza Plebiscito, all’ingresso della piccola cappella di San Sebastiano, è partito il lungo cammino del pellegrinaggio verso il Sacro Monte che attraversa Viggiano ed esce dal centro abitato sugli antichi tratturi, salutato da mortaretti e fuochi d’artificio.


Il corteo si è aperto con due portatori che sostenevano ciascuno una lunga pertica con bandiere bianche con ricami dorati, nastri e fiori. I portatori si sono organizzati in diverse squadre di 12 uomini per potersi dare il cambio durante il percorso accidentato e fortemente inclinato. Lungo la “strada della Madonna”, così viene chiamato il percorso del pellegrinaggio, sono dislocati 8 “poggi” – basi costruite appositamente per poter poggiare la Madonna e consentire ai portatori di riprendere le forze – che hanno anche l’importante funzione devozionale di momenti di sosta in cui porgere alla Madonna l’omaggio di invocazioni e preghiere accompagnati con il canto e le sonate delle zampogne e delle ciaramelle.

Il primo poggio è stato effettuato all’uscita del centro abitato di Viggiano, un poggio importante dal punto di vista simbolico e rituale perché segna la separazione dal paese: la Madonna è stata sistemata sulla base facendo attenzione che rivolga al paese il volto come saluto. I fedeli suonatori di zampogne, ciaramelle, organetti e tamburelli, hanno offerto ad ogni poggio suonate e la cantate alla Madonna. Ai poggi sono stati offerti, di volta in volta, piccoli rinfreschi come da tardizione.

 

La parte finale del percorso si è inoltra in un vecchio tratturo nel bosco, ripristinato recentemente dall’amministrazione comunale. Il ‘Tratturo della Madonna’ è un cammino segnato dal tempo impervio e faticoso, qui per i portatori lo sforzo è stato enorme, la Madonna è avanzata con cambi di portatori molto ravvicinati, i fedeli hanno incitato i portatori con acclamazioni alla Madonna. Come da tradizione i fedeli hanno raccolto, lungo il percorso del pellegrinaggio, ciottoli  che hanno trasportato e poi depositato lungo la via in prossimità del santuario.

 

Quando dalla cima del monte, all’altezza della Piana Bonocore, si è visto il corteo con la Madonna inerpicarsi sull’ultimo tratto del tratturo sono cominciati a scoppiare fuochi d’artificio per accogliere e festeggiare la Madonna e il suo seguito.

Quando la Vergine è salita sulla cima ed entrata nel suo Santuario, la voce dei portatori e il suono delle zampogne è diventano una sola cosa. L’arrivo della statua alla piccola chiesetta che ha atteso con le porte aperte ha segnato un momento intensissimo: come da tradizione i soli portatori sono entrati per primi ed hanno sfogato la loro gioia e fatica davanti alla Madonna, mentre i fedeli hanno assistono e atteso sul sagrato il loro turno per salutare la Madre Divina.

Una volta giunti, non è rimasto che compiere i tre giri rituali intorno alla Chiesetta baciandone i quattro angoli perimetrali esterni e poggiare ancora una volta alla teca della Madonna una immaginetta, un fazzoletto, un fiore da riportare a casa per assicurarsi la sua protezione.

Il pellegrinaggio si è concluso con il pranzo nel bosco circostante, ma la Madonna Nera non rimarrà sola nella chiesetta sul sacro monte, perché a partire dalla prima domenica di maggio fino al suo ritorno a Viggiano, i fedeli continueranno a ritornare a farle visita e il monte diventerà meta di passeggiate e scampagnate.

Vincenzo Scarano

 

 

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