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“La scuola apre la mente, ma la maturità non è legata all’età”. La storia di Maria Castelluccio

La formazione di questi tempi diventa sempre più un elemento fondamentale per accrescere le possibilità professionali, oltre a consentire un riscatto personale e un arricchimento culturale della persona. Perfezionare le proprie competenze è sintomo di una consapevolezza accresciuta delle proprie capacità, tese al raggiungimento di particolari obiettivi. Questa capacità viene molto considerata dalle aziende quando sono alla ricerca di nuove figure da assumere. Ecco perché, soprattutto negli ultimi anni, la crescente ricerca di persone qualificate ha determinato la crescita di ricerche connesse alla scuola serale.

La scuola serale è un’istituzione con la finalità principale di permettere a persone, perlopiù adulti, di poter seguire un percorso di studi teso al conseguimento di un diploma scolastico. Chi sceglie di seguire questo tipo di scuola di solito ha esigenze lavorative o legate alla sfera familiare tali da non permettere di seguire le lezioni normalmente.

Oggi vi raccontiamo la storia di Maria Castelluccio che ha scelto di frequentare, dopo il lavoro, la scuola serale presso l’Istituto di Istruzione superiore “Petruccelli-Parisi” di Moliterno. Maria è una persona determinata, cosciente delle proprie capacità e con aspettative di crescita dal punto di vista professionale. Ci racconta: «Avere una seconda possibilità di studiare e farlo con una consapevolezza diversa è un’esperienza notevole, ringrazio l’Istituto superiore “Petruccelli-Parisi” di Moliterno per avermi dato questa possibilità, sia a me e a tutti coloro che vogliono riqualificare la propria formazione. Grazie a loro ho riscoperto il piacere dello studio, ho capito quanto la scuola possa aprire la mente e invito chiunque ha la possibilità ad iscriversi senza alcun problema»

Conclude Maria – «Quello che cambia, ovviamente, è la composizione della classe: ci sono persone di tutte le età, anche alcune molto più grandi di me. Ho compagni di classe con figli, altri che potrebbero essere i miei genitori e forse perfino i miei nonni però la cosa più emozionante è quella che sto studiando proprio con mio nipote Matteo Giuseppe. Tutto questo per me è davvero stimolante: ci sono studenti che da giovani non hanno potuto studiare e ora sono quiì, sui libri, con l’obiettivo di arrivare al diploma. Lo trovo semplice e straordinario».

Giulia Giarletta

 

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