di Anna Teresa Lapenta
Le piccole comunità lucane sono costellate di storie di giovani talenti che non sono poste sotto i riflettori, ancor meno se si tratta di donne che, tuttavia, indefesse operano silenziose arricchendo la vita dei nostri piccoli borghi.
Oggi vorrei parlarvi di Ilaria Grieco, una giovane fashion designer “giramondo”.
Da quando è iniziata la pandemia Ilaria realizza mascherine solidali e già solo per questo merita la nostra attenzione ma prima di approfondire questo argomento ve la presento.
Cresciuta a Gorgoglione osservando sapienti mani artigiane, tracciate dal duro e onesto lavoro, la storia di amore tra Ilaria e i manufatti inizia così. A vent’anni si trasferisce a Napoli città in cui frequenta l’Accademia della Moda al cui termine intraprende il percorso professionale presso note aziende di moda italiane e straniere per poi approdare nella terra dei Druidi dove collabora con la nota designer irlandese Jennifer Rothwell. Qui scopre di essere affetta da sindrome di wanderlust che la porta in giro per il mondo tanto da visitare 34 Paesi in poco più di un anno: tutti viaggi in solitudine, esperienze di volontariato e training course concernenti le tematiche più disparate dal riciclo alla difesa dei rifugiati e alla circusterapy. Ma questa ragazza ha le radici ben salde in Lucania e nel suo curioso vagare trova sempre il tempo per tornare tra la sua amata gente a Gorgoglione alla quale dice di essere grata.
Ilaria realizza accessori originali, innovativi, ricercati, talvolta eccentrici: bijoux creati con pasta modellabile, carta e materiale di riciclo. Le sue creazioni, che l’hanno portata a partecipare ed eventi di moda quali Italian Fashion Talent e ad esporre alla Reggia di Caserta e al Museo Pan di Napoli, traggono ispirazione dalla bellezza della diversità, per dirla con le sue parole “… è un continuo ispirarsi alla bella gente della quale ci circondiamo, ai luoghi vissuti, ai colori, ai profumi che caratterizzano ogni singolo Paese”
Da quando ha avuto inizio la pandemia il suo estro si è focalizzato sulla produzione di mascherine che ormai costituiscono un must have, dunque, perché non renderle più carine e fashion? Le mascherine di Ilaria sono riutilizzabili, economiche ed ecologiche. Sono mascherine uniche perché dipinte rigorosamente a mano, spesso personalizzate e, a mio avviso, sono delle piccole opere d’arte. Ma le mascherine di Ilaria sono speciali e straordinarie perché sono intrise di solidarietà: già durante il primo lockdown le aveva realizzate e fatte distribuire regalandole, ai suoi compaesani; adesso è possibile acquistarle compiendo un gesto d’amore poiché il ricavato sarà devoluto ad associazioni benefiche.“Confezionare mascherine a titolo gratuito per la mia gente è stato un gesto fatto davvero con il cuore – afferma Ilaria – in questi momenti io credo che tutti avremmo potuto fare qualcosa. Io voglio continuare: la mascherina non è più gratis ma con un piccolo contributo continueremo a aiutare chi ne ha bisogno”. In particolare, Ilaria sostiene l’associazione “Sorridiamo” (https//sorridiamo.org/) fondata da una sua compaesana per sostenere bambini affetti da gravi patologie.
La pandemia ha eroso i rapporti sociali ma non l’amore che abbiamo nel cuore, prendiamo esempio da Ilaria e sosteniamola nel suo gesto di solidarietà.