Politica

Lacorazza sul Parco Appennino Lucano: “Tisci commissario straordinario, uno schiaffo alla comunità del Parco”

Sul proprio profilo facebook, il neoeletto al Consiglio Regionale di Basilicata, Piero Lacorazza scrive:

Dopo la vicenda ARPAB, Antonio Tisci viene premiato e nominato commissario straordinario del Parco Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese con il compito di mettere ordine e fare rispettare le leggi.

Per anni ho ascoltato esponenti del centrodestra attaccare il centrosinistra su nomine “partitocratiche” e sulla richiesta di premiare il merito e la competenza.

Ma questa stagione è già finita.

Nel rispetto della persona, la nomina di Antonio Tisci non è avvenuta per merito e per competenza,  che già la non felice parentesi ARPAB aveva messo in discussione.

È una nomina di partito, che peraltro azzera un Consiglio direttivo che pure aveva trovato un punto di equilibrio, nel processo di nomine locali e ministeriali, tra rappresentanza territoriale, competenze e pluralismo politico; Consiglio direttivo, per riportare il testo del decreto, che non solo non sarebbe stato collaborativo ma su cui pesa una nefasto giudizio e un timbro, direi morale, di incapacità e di inadeguatezza.

Vorremo anche capire di più, e perché tali affermazioni vengono riportate dal decreto. Magari vorremo leggere la relazione inviata al Ministero il 4 aprile 2024 dallo stesso Antonio Tisci, già commissario ad acta.

È peraltro una nomina, avvenuta subito dopo le elezioni regionali, di un esponente di Fratelli d’Italia, di un Fratello d’Italia fuori dalla comunità del Parco, neanche prossimo al territorio.

Se proprio si doveva fare una scelta di partito – forse con qualche competenza e attenzione in più – non si poteva scegliere di valorizzare esponente del luogo?

Ricordo che siamo alla nomina di un commissario straordinario e non di un presidente, sulle base di motivazione forse anche discutibili.

Ovviamente, in questi casi, si dovrebbe tenere presente che un Parco, e la sua comunità, è espressione anche di diverse sensibilità politiche e che quindi per tenere uniti un progetto ed una missione sarebbe opportuno trovare un equilibrio condiviso.

Questa nomina mi pare una mutilazione della rappresentanza che appesantisce un già difficile decollo del Parco, che da tempo non gode di una corrispondenza di amorosi sensi con i cittadini.

Sarebbe facile ironizzare e chiedere a coloro che urlavano contro Potenza, ai “sovranisti” e “patrioti” last minute e colleghi di partito, i Fratelli della Val d’Agri, cosa ne pensino del taxi dato ad Antonio Tisci in attesa magari di altra nomina, che di qui a qualche mese dovrà fare la Giunta e il Consiglio regionale di Basilicata. Magari si fa anche maturare qualche requisito!!!

Sarebbe interessante capire cosa ne pensino i Consiglieri regionali di Centrodestra che hanno la loro base elettorale e di rappresentanza in particolare in Val d’Agri e nel Lagonegrese.

Può darsi che di qui a breve formulino, come approfitto di fare anche ironicamente, gli auguri di buon lavoro ad Antonio Tisci“.

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