“Prima di partire, andate a donare”.
Questo l’appello della neo presidente di Avis regionale di Basilicata, Sara De Feudis, nel corso della conferenza stampa tenutasi nella mattinata di oggi a Potenza per fare il punto delle attività che vedono coinvolta l’associazione durante il periodo estivo.
La stagione estiva, rappresenta il momento più critico per le donazioni, con un aumento delle emergenze e scorte spesso insufficienti ad assicurare trasfusioni e coprire attività chirurgiche.
“È importante non andare in affanno dovendo poi ricorrere all’acquisto di sacche da altre regioni” – ha continuato la De Feudis – rivolgendo un invito ai centri trasfusionali, verso la sensibilizzazione degli operatori sanitari, facendo affidamento sul loro senso di responsabilità, affinché le raccolte non vengano compromesse dalla carenza di personale.
Secondo quanto confermato da Clelia Musto, responsabile del centro regionale sangue della Regione Basilicata, si è già vista la necessità di importare 200 sacche, per evitare quindi criticità per gli ammalati, garantendo loro un minimo di scorte, ad oggi già terminate.
Durante l’incontro, che ha visto la presenza dei giovani volontari che svolgono servizio civile presso le sedi – quasi 100 sull’intero territorio regionale – si è parlato del lavoro “eccellente” svolto sul territorio, dalle Avis comunali.
Non c’è calendario estivo infatti, che non abbia
al suo interno, un evento organizzato da Avis.
Momenti di confronto e riflessione ma anche di svago e divertimento, finalizzati ad incentivare la donazione del sangue e a diffondere una corretta educazione sanitaria.
In molti casi si tratta di appuntamenti ormai consolidati, come il premio “Rosa Maria Schiraldi, organizzato dall’Avis di Senise il 28 luglio ,giunto alla sua ottava edizione, rivolto alla donna donatrice o le iniziative dei giovani Avis che culmineranno a settembre con il forum dal tema” La cultura e people racing “.
La De Feudis, ha infine sottolineato la rilevanza della collaborazione con altre associazioni sportive, culturali e sociali appellandosi a coloro che non hanno mai provato l’esperienza del dono,” Perché – ha concluso – soprattutto in estate, il nostro gesto garantisce serenità e sicurezza a tutti i pazienti che affrontano una malattia che richiede terapie trasfusionali, ai talassemici e in tutte quelle situazioni in cui un piccolo gesto può salvare una vita “.