La conferenza dei sindaci del bonus gas convocata per oggi non si farà. La riunione è stata rinviata a data da destinarsi. Ma i punti importanti sono già chiari, almeno al sindaco di Montemurro, Senatro Di Leo. Sua, infatti, la lettera inviata agli altri sindaci della conferenza (quando ancora non sapeva che la riunione di oggi alla quale lui non avrebbe potuto partecipare sarebbe stata rinviata) in cui elenca le proposte che dovranno essere inserite nel documento da inviare al governatore Vito Bardi, in vista della negoziazione dei nuovi accordi con Eni. Riflettori puntati anzitutto sulla definizione del piano per la transizione energetica previsto dalla legge 12 del 2019: la premessa, secondo di Leo, è quella di chiarire se la Val d’Agri sia da considerarsi area idonea oppure no.
Il sindaco passa poi ad esaminare il capitolo sul rinnovo della concessione e sul nuovo Programma operativo. L’obiettivo è spostare le risorse delle compensazioni ambientali dalla Regione ai Comuni perché possano spenderle in micro progetti di sviluppo legati alla riconversione energetica e nella messa in sicurezza delle abitazioni e del territorio. Dal documento redatto da Eni – si legge nella missiva inviata dal primo cittadino di Montemurro agli altri sindaci – si deduce poi che nel prossimo decennio l’unico pozzo di re-iniezione delle acque di strato (le acque estratte coi il petrolio e il gas) sarà quello di Costa Molina due, proprio nel territorio del comune di Montemurro. E dunque Di Leo chiede più fondi per compensare i disagi ambientali e più garanzie per la tutela dell’ambiente. Inoltre, occorrerà tener conto della fase in cui il petrolio si sarà esaurito. In questo caso, la proposta di di Leo è quella di trasformare la Val d’Agri in un grande hub dell’innovazione industriale e della ricerca sui cambiamenti climatici, ma sarà anche necessario pensare ad un rilancio del turismo puntando sulla realizzazione di un attrattore sul lago del Pertusillo.
A preoccupare di Leo è soprattutto il declino demografico della Val d’Agri. Secondo alcuni dati pubblicati sul sito del Programma operativo, dal 2001 al 2018 la popolazione, in particolare quella degli undici comuni che percepiscono il bonus gas, è diminuita dell’8, 2 per cento pari a 2753 abitanti.
Pino Perciante
La lettera scritta dal Sindaco di Montemurro ai sindaci della Val d’Agri:
Cari colleghi e colleghe,
innanzitutto mi scuso per l’impossibilità a partecipare alla riunione prevista per lunedì 11 novembre a Viggiano. Considerata l’importanza del tema oggetto della discussione vi invio a mezzo pec alcune mie considerazioni e proposte da inserire nel documento da inviare al Presidente della Giunta della Regione Basilicata dott. Vito Bardi oltre a ribadire la posizione riguardante il Comune di Montemurro.
Preliminarmente ritengo che alla riunione con il Presidente Bardi debbano partecipare tutti i Sindaci della Conferenza Bonus gas Val d’Agri, anziché una delegazione, in modo tale che ognuno di noi possa illustrare il proprio punto di vista, la propria esperienza e le singole criticità.
Il momento che stiamo attraversando è estremamente delicato, aggravato dalla circostanza che ENI e SHELL stanno continuando nelle loro attività estrattive senza che vi sia stato un tavolo di confronto con le istituzioni locali. L’interlocuzione con la Regione Basilicata rappresenta un passaggio fondamentale per concordare una strategia da mettere in campo per far si che un’area che offre tantissimo non solo alla Regione Basilicata, ma all’intero Paese per la presenza del giacimento petrolifero, possa avere un equo ritorno economico e rivedere quanto nel ventennio passato non ha funzionato in termini di sviluppo della nostra area.
Il sito del Programma Operativo Val d’Agri riporta anche gli andamenti della popolazione relativi al ventennio appena trascorso; dati davvero preoccupanti, a partire dal paese che mi onoro di rappresentare.
Comune | Abitanti
31/12/2001 |
Abitanti
1/1/2018 |
Variazioni % 2011/2018 |
Calvello | 2206 | 1931 | -12.5% |
Grumento Nova | 1836 | 1694 | -7.7% |
Marsico Nuovo | 5133 | 4014 | -21.8% |
Marsicovetere | 4696 | 5531 | +17.8% |
Moliterno | 4584 | 3916 | -14.6% |
Montemurro | 1567 | 1206 | -23% |
Paterno | 4002 | 3327 | -16.9% |
Sarconi | 1349 | 1417 | +5% |
Spinoso | 1769 | 1422 | -19.6% |
Tramutola | 3249 | 3033 | -6.6% |
Viggiano | 3200 | 3347 | +4.6% |
TOTALI | 33591 | 30838 | -8.2% |
Nel ventennio appena concluso si registrano – 2753 abitanti per gli 11 comuni facenti parte della Conferenza del Bonus Val d’Agri, e molti sono i giovani che sono emigrati in cerca di un lavoro.
Detto ciò, la legge n.12 dell’11 febbraio 2019, n.12 prevede la predisposizione entro 18 mesi del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI), “uno strumento normativo che definisce il quadro di riferimento, condiviso con le Regioni, le Province e gli Enti locali, per la programmazione delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale. Il Piano intende valorizzare la sostenibilità ambientale e socio-economica delle diverse aree, annullare gli impatti derivanti dalle attività upstream e accompagnare il processo di decarbonizzazione.” In riferimento a tale piano, il nostro territorio sarà un’area idonea per la transizione energetica? La proroga oggetto di discussione sarà solo una proroga decennale? Ritengo che queste domande necessitano di una risposta.
Inoltre credo che andrà fissato un anno certo di inizio del nuovo Programma Operativo Val d’Agri, che può essere il 2021, e nel frattempo attraverso un programma ponte bisognerà dare la possibilità a tutti i comuni individuati dalla Legge 40 di spendere in maniera immediata le risorse spettanti per microprogetti di sviluppo locali legati alla riconversione energetica e messa in sicurezza delle abitazioni, dissesto idrogeologico, etc.
E’ fondamentale che le compensazioni ambientali che nel ventennio trascorso hanno alimentato il bilancio regionale, debbano andare ai comuni che sono adiacenti al Centro Olio Val d’Agri e alle attività estrattive, ossia ai comuni che subiscono direttamente gli impatti ambientali e quindi i comuni che fanno parte della Conferenza Bonus Gas Val d’Agri.
Tra questi vi è sicuramente il Comune di Montemurro, che oltre ad essere posizionato nella direzione prevalente dei venti come il Comune di Spinoso, quindi spesso investito dalle emissioni provenienti dalle attività del COVA, è sede del pozzo di re-iniezione Costa Molina 2, il cui utilizzo produce enormi impatti ambientali sia in termini di micro-sismicità indotta, sia perché vengono re-iniettate le acque di strato che resteranno nel sottosuolo anche dopo la fine delle attività del COVA e che spesso sono state messe in discussione per il loro contenuto. E’ utile ricordare come negli ultimi anni il pozzo Costa Molina 2 è stato alla ribalta nazionale in quanto la Procura di Potenza, ipotizzando il reato dello smaltimento illecito dei rifiuti, lo ha posto sotto sequestro per ben due volte e ciò ha causato il blocco delle attività dell’estrazione in Val d’Agri.
Dal documento trasmesso da ENI alla Regione Basilicata, relativo all’istanza di proroga decennale si evince in particolare l’annullamento definitivo del progetto di conversione dei pozzi Monte Alpi 9 e Monte Alpi Est 1 da produttori ad iniettori. Quindi si deduce che anche per il prossimo decennio l’unico pozzo di re-iniezione delle acque di strato provenienti dal COVA sarà il pozzo Costa Molina 2 presente nel territorio del Comune di Montemurro. Pertanto è necessario riconoscere la specificità del pozzo Costa Molina 2 con eque compensazioni ambientali per il Comune d Montemurro.
Per quanto riguarda le proposte di progetti comprensoriali credo che bisogna focalizzare la nostra attenzione su interventi che possano portare benefici nei prossimi decenni quando la risorsa fossile avrà esaurito il proprio corso.
- a) Penso che sia necessario chiedere l’ubicazione in Val d’Agri di un’importante attività industriale che possa dar sfogo alle tante richieste di occupazione che riguardano i nostri comuni. Sia la società ENI che Total stanno diversificando i propri investimenti andando oltre gli idrocarburi, e non si comprende il motivo per il quale proprio la Val d’Agri non debba essere presa in considerazione per queste nuove attività.
- b) Inoltre ritengo che un importante attrattore turistico debba interessare il lago del Pertusillo, l’area archeologica di Grumentum, oltre a pensare ad un grande attrattore energetico per il turismo didattico. L’insieme di questi interventi potrebbe essere da volano per il turismo dell’intera Val ‘D’Agri, una delle poche aree della Regione che risulta essere priva di investimenti in tale settore.
- c) Si può pensare all’insediamento proprio in Val d’Agri di un incubatore di grande livello scientifico sul tema dei cambiamenti climatici.
- d) C’è la necessità di sostenere e rilanciare l’agricoltura e la zootecnia attraverso investimenti in tecnologia connessi alla tracciabilità dei nostri prodotti che non possono subire soltanto l’impatto negativo d’immagine provocato dalle attività estrattive.
- e) Tutto ciò subordinato a misure che debbano garantire una maggiore tutela ambientale e della salute dei cittadini rispetto a quanto messo in campo fino ad ora, ed una maggiore sicurezza per i cittadini essendo uno stabilimento a Rischio d’Incidente Rilevante legandolo ad una strategicità dell’Ospedale di Villa d’Agri.