Salute

Manovra Economica 2022, positiva la proroga dei contratti del personale sanitario assunto durante l’emergenza

“La stabilizzazione di medici, infermieri ed esercenti delle altre professioni sanitarie assunti durante l’emergenza Covid con contratti a tempo determinato prevista dalla bozza della Legge di Bilancio 2022 varata dal Consiglio dei Ministri, è un elemento di grande positività perché intende valorizzare la risorsa più importante del nostro sistema sanitario: il personale, condizione imprescindibile per una sanità funzionale ai bisogni di salute dei cittadini”.

Ad affermarlo, in una nota, è il capogruppo di Fratelli d’Italia della Regione Basilicata Giovanni Vizziello.

“Secondo l’analisi condotta dalla FIASO (Federazione delle Aziende sanitarie e ospedaliere) e dalla SDA Bocconi la platea di personale sanitario oggetto di stabilizzazione in Basilicata sarebbe di 363 operatori sanitari (20 medici, 207 infermieri e 136 operatori tra biologi, tecnici di laboratorio, assistenti sanitari etc.” -ricorda Vizziello- “e che si aggiunge ai circa 54mila operatori sanitari assunti nel Paese con contratto flessibile durante la pandemia”.

“La previsione nella legge di bilancio di un capitolo dedicato alla trasformazione a tempo indeterminato delle assunzioni effettuate durante l’emergenza Covid con contratti flessibili” -aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia- “consentirà agli enti sanitari di erogare servizi migliori soprattutto in materia di prevenzione e di assistenza distrettuale e agli operatori sanitari di programmare la propria vita, senza angosciarsi nella ricerca affannosa di un lavoro stabile”.

“Troppo spesso sulla sanità si è assunto l’atteggiamento di chi vuole fare le nozze con i fichi secchi” -conclude Vizziello- “nel senso di prevedere programmi e piani di rafforzamento dell’assistenza sanitaria non sorretti da opportuni investimenti, un modus operandi che in passato ha riguardato anche la nostra regione e rispetto al quale occorre voltare pagina, sfruttando nel migliore dei modi le opportunità che il Governo mette a disposizione delle regioni”.

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