È online il portale web “Marsicovetere Outdoor”, un’iniziativa accolta dal Comune di Marsicovetere finalizzata a dare visibilità al patrimonio naturalistico comunale e a renderlo fruibile. I visitatori che vorranno raggiungere il territorio di Marsicovetere, cittadina immersa nell’area protetta del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, potranno scegliere mediante la piattaforma il sentiero da percorrere, tra le emergenze naturalistiche di estremo pregio del Monte Volturino. L’autore della mappatura dei sentieri è Giovanni De Nicola, un giovane escursionista che abbina la passione per la montagna all’utilizzo delle nuove tecnologie, mediante le quali riesce a trasformare mappe in itinerari, rendendoli in tal modo noti ad un pubblico più ampio.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più strutturato di creazione di una brand identity dell’area della Val d’Agri, un ampio contenitore di risorse storiche, culturali, paesaggistiche all’interno del quale ciascun comune dell’area valorizzerà le sue caratteristiche distintive, su cui si sta lavorando in questa fase. È in questo percorso di valorizzazione e promozione del territorio che si inserisce anche la mappatura dei sentieri del territorio di Marsicovetere, realizzata da De Nicola.
Com’è nata la tua passione per il territorio di Marsicovetere e le sue eccezionali risorse?
Le mie grandi passioni sono la montagna e la Basilicata. Sono stato da sempre affascinato dal mio territorio e dalle sue risorse. Sono convinto che dobbiamo essere noi abitanti i veri conoscitori dei luoghi d’origine, per divenirne autentici e convinti promotori. Da quando avevo 15 anni, nel mese di agosto, bivacco sul Monte Volturino che è per me come una seconda casa. Mi piace però anche esplorare posti nuovi, immerso nella natura, ed è quello che ho fatto negli anni passati a Torino, andando alla scoperta delle bellissime montagne piemontesi, lo scorso anno in Romania o nei miei viaggi in Islanda e Sudamerica. Al momento vivo a Dublino, ma non ho mai spezzato il legame con la mia regione ed in particolare con il suo immenso patrimonio naturalistico e culturale. L’idea di mappare i sentieri era nella mia testa già da tempo ma durante la pandemia, complice la zona arancione, ho avuto modo di scoprire nuovi angoli del nostro territorio che ancora non avevo esplorato (come le cascate del torrente Iome a Barricelle) e di trovare il tempo di concretizzare questo mio obiettivo.
Con quali strumenti e modalità hai realizzato la mappatura dei sentieri da percorrere a piedi e quali saranno gli sviluppi futuri di questo progetto?
Si tratta di sentieri escursionistici destinati ad essere percorsi a piedi. Gli itinerari sono stati tracciati con strumenti tipici del mondo dell’escursionismo, come l’applicazione Wikilock e il mio l’orologio Polar che consente di rilevare tracce gpx successivamente caricati su una mappa di Google My Maps. Questo tipo di rilevamento mi ha consentito di poter fornire anche le caratteristiche tecniche di ogni sentiero e un’indicazione di massima del tempo di percorrenza. Alcuni dei sentieri proposti erano già stati rilevati dal CAI. Di questi mi sono limitato a scaricare la traccia gpx disponibile sul sito Parks.it e a caricarla sulla mia mappa. Lo step successivo sarà quello di renderli fruibili anche per un pubblico meno esperto e l’Amministrazione comunale sarà parte attiva in questo processo. Il Comune, infatti, sta già sollecitando il CAI per la manutenzione dei tre sentieri già tracciati in passato, e su mia iniziativa le Guide del Parco hanno “adottato” altri tre sentieri da me individuati che saranno tracciati e segnalati con apposita segnaletica orizzontale. Nella mappa del sito si può quindi trovare una breve descrizione di ogni sentiero, corredata da alcune foto e si può inoltre decidere di seguire il percorso su Wikiloc. Ho creato anche una pagina Instagram e un canale Youtube, su cui ho caricato le foto ed i video scattati e girati sul nostro territorio. Sul sito “Marsicovetere Outdoor” è presente anche una sezione forum, su cui gli utenti potranno scambiarsi opinioni e informazioni sui percorsi e, perché no, organizzare passeggiate collettive creando in tal modo occasioni di socializzazione.
Sei un giovane originario di Marsicovetere, pensi che il tuo comune possa essere vocato al turismo?
Senza dubbio, credo molto nel turismo. Per un vero lancio del settore è importante recuperare la montagna ed affiancarla ad un grande attrattore. Ho proposto al sindaco Marco Zipparri la realizzazione di una via ferrata in località Scarrone La Macchia. Questo consentirebbe al comune di distinguersi nell’ambito dell’offerta turistica generale. Per un visitatore appassionato che volesse percorrere tutti i sentieri tracciati, occorrerebbero probabilmente circa quattro giorni di permanenza nel nostro territorio. Potrebbe essere già un inizio.
Per te il turismo può essere una reale e concreta opportunità per il futuro della Basilicata e dei giovani che hanno scelto di restare o di tornare nella propria regione di nascita?
Il turismo può essere un motore di sviluppo per la Basilicata. Bisognerà puntare su un turismo di nicchia e non di massa, su un turismo lento abbinato allo sviluppo di un’agricoltura e zootecnia di eccellenza. Sono molto affascinato dalle parole del poeta Franco Arminio quando si rivolge a noi giovani chiedendoci di tornare, invocando un “’68 delle montagne”. Il poeta afferma, infatti, che “per salvare i paesi serve un nuovo tipo di abitante, qualcuno che viene e che va, alternando distanza e intimità”. In questa affermazione mi riconosco, ovvero in quella filosofia di vita per cui un tempo va dedicato al viaggio, utile ad accrescere le proprie conoscenze, ed un tempo a riportare il bagaglio acquisito nel proprio territorio di origine, con energie rinnovate. Sono convinto che si possa vivere con un occhio nel mondo e uno saldamente ancorato alla propria terra.
https://www.marsicovetereoutdoor.it/