Si è tenuta oggi, presso la Direzione Generale per la Salute e le Politiche della Persona, la seduta ufficiale conclusiva della Delegazione Trattante per la sottoscrizione dell’Accordo Integrativo Regionale, in applicazione dell’ACN 04.04.2024 per il triennio 2019-2021, rivolto ai Medici di Medicina Generale. Alla firma hanno preso parte l’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico, il direttore generale per la salute e le politiche della persona, Domenico Tripaldi, il dirigente dell’ufficio risorse umane del servizio sanitario regionale, Angelo Raffaele Rinaldi, unitamente ai rappresentanti regionali delle organizzazioni sindacali FIMMG, SNAMI, SMI, CISL Medici e FMT e ai rappresentanti della Parte Pubblica nominati nella Delegazione Trattante, nonché ai vertici delle Aziende Sanitarie di Potenza e Matera, e ai direttori e responsabili delle strutture operative coinvolte nella gestione dell’assistenza primaria.
L’Accordo giunge a positiva conclusione a seguito di un articolato e serrato confronto negoziale avviato a ottobre 2024 e conclusosi nel marzo 2025. I contenuti condivisi sono coerenti con le disposizioni dell’Accordo Collettivo Nazionale siglato il 4 aprile 2024 in SISAC a Roma, con la DGR 948/2022 – che delinea il Piano Operativo Territoriale in attuazione del DM 77/2022 – e con la DGR 31/03/2022 relativa al POR PNRR, entrambe approvate in uno dal Consiglio Regionale di Basilicata. “Oggi abbiamo sottoscritto un accordo frutto di dialogo, ascolto e responsabilità condivisa – ha dichiarato l’Assessore alla Salute, alle Politiche per la Persona e al PNRR, Cosimo Latronico –. Un’intesa che, dopo lunghi anni d’attesa, pone le basi per rafforzare il ruolo della medicina generale all’interno del sistema sanitario lucano, valorizzando le professionalità, la prossimità e l’integrazione tra i diversi livelli di assistenza, in linea con le trasformazioni promosse dal PNRR”.
L’AIR rappresenta infatti uno snodo strategico nel processo di rinnovamento della medicina convenzionata, che in Basilicata sta assumendo una configurazione più integrata e moderna attraverso l’adozione dell’Atto per la definizione delle AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) e delle UCCP (Unità Complesse di Cure Primarie). L’obiettivo è favorire una rete capillare e coordinata tra medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali, superando il dualismo tra medicina di base e continuità assistenziale, oggi ricompreso nel nuovo Ruolo Unico della Medicina Generale.
L’assessore Latronico ha sottolineato come la collaborazione con le rappresentanze sindacali sia stata fondamentale per raggiungere questo traguardo: “Questo risultato dimostra quanto sia importante costruire politiche sanitarie in modo condiviso, per garantire ai cittadini risposte più efficaci e vicine ai bisogni del territorio. È altrettanto fondamentale incentivare i medici a rimanere in Basilicata, offrendo loro condizioni di lavoro stabili, percorsi di crescita professionale e un contesto organizzativo in grado di valorizzare il loro ruolo”. La sottoscrizione dell’AIR si inserisce in una cornice più ampia di riforma del sistema sanitario regionale. La Regione Basilicata è infatti impegnata a garantire una copertura omogenea dei servizi, attraverso la pubblicazione delle Località Carenti 2025 – che include per la prima volta anche la medicina penitenziaria – e la riorganizzazione del 118, finalizzata alla stabilizzazione del personale e al riequilibrio degli organici. Un impegno che trova piena espressione anche nel Piano Triennale del Fabbisogno di Personale 2025–2027, approvato con DGR 521/2024, che prevede l’assunzione di circa 950 nuove unità e ulteriori 400 operatori sanitari con risorse PNRR, a supporto delle nuove strutture territoriali (Case e Ospedali di Comunità, COT e UCA), con particolare attenzione alla figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, centrale per l’assistenza domiciliare. Nonostante le sfide legate alla carenza di personale e alla sostenibilità del sistema, la Basilicata sta dimostrando visione e determinazione per costruire un modello sanitario equo, accessibile ed efficiente, centrato sulla prossimità e sulla centralità del paziente.