Società e Cultura

Mimmo Toscano: “Inquinatori e politici senza scrupoli hanno messo in ginocchio i lucani”

E’ difficile stare al passo con storie che vanno avanti da almeno due decenni tenendoci saldamente aggrappati a trame che si fondano su omissioni, segreti, ruberie, false promesse. Roba forte, da far impallidire il più scavato degli investigatori. Retorica a chili, gelosie, drammi e battaglie legali che alla distanza fiaccherebbero chiunque, demarcandone i ricordi grazie a una forte commistione di inganni e ombre, non sembrano intaccare più di tanto la notoria condiscendenza di noi lucani. No, non stiamo parlando di “Beautiful”, “Un posto al sole” o del celeberrimo “Segreto”. Le trame di queste soap sono robetta per dilettanti, paragonate a quelle che hanno raggiunto il nirvana delle porcherie nelle dinamiche della nostra Regione. Acque sotterranee contaminate, acque anomale in quel di Montemurro, codici taroccati, dati insabbiati, multe all’Arpab, petrolio fuoriuscito, leggi calpestate, inerzia istituzionale, Vis, voto di scambio, conflitti di interesse. Fermiamoci qui, per pietà. La lista è interminabile e potrebbe rivelarsi tediosa dopo qualche pagina. In questa arena in cui si sono mossi e si muovono, ad oggi, soggetti senza scrupoli, ladri, falsi moralizzatori, inquinatori e politici dal sorriso a trentadue denti noi Lucani, che ci siamo dentro in modo forzoso, un po’ come quando ai dissidenti di un clan veniva assicurato ai piedi un bel blocco di cemento per poi spedirli a vedere le bellezze dei fondali di un lago anche se questi ultimi non ne avevano affatto voglia, abbiamo sviluppato, con una certa signorilità, una sorta di lento adattamento alle brutture imposteci da questi personaggi degni dei peggiori bar di Caracas. Potremmo, azzardando parecchio a dire il vero, paragonarci a Bud Spencer e Terence Hill, protagonisti di una celeberrima pellicola che dopo diversi affronti subiti in silenzio, si ribellano al “Capo”, uno speculatore edilizio senza scrupoli. Morale della storia: Abbiamo pagato un prezzo salato fidandoci di questa gente serrando i denti come testimoni quasi distaccati, giocando una scommessa che è stata persa poichè le quote non ci sorridevano. Oggi, queste minacce che pendono sulle nostre vite sono più chiare, si possono combattere, senza scomodare progetti futuribili, cominciando con l’arginare quelle “supercazzole” che hanno accompagnato la nostra quotidianità per anni. Un invito, dunque, a ergere noi stessi sugli scudi, senza obiezioni, altrimenti ci arrabbiamo.

Mimmo Toscano

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