Esattamente un anno fa, il giorno dell’inizio della primavera, eravamo preoccupati perché in Basilicata i contagiati risultavano essere settantuno. I titoli dei giornali assumevano il tenore preoccupante. Numeri che oggi appaiono “spiccioli” in confronto al bollettino odierno che da la Basilicata con 110 casi di contagio nella giornata portando a 4249 i positivi totali a partire dall’inizio dell’emergenza sanitaria.
La campagna vaccinale sarà la nostra primavera ed oggi Guardia Perticara è uno dei comuni che inizia a sperare di uscire da questo terrificante incubo in cui è precipitata l’intera umanità. Tra i significati del termine primavera vi è un’accezione che fa rimando ad un primordio, come il primo apparire di un fenomeno storico; finiremo per definire la primavera dell’Italia, tra le accezioni dei vocabolari del futuro, il giorno della prima persona sottoposta a vaccinazione e così Guardia inizia il suo fenomeno storico con la campagna vaccinale.
Una popolazione di circa cinquecento anime si incammina nel tunnel per uscire dal disastroso momento di paura. Una macchina organizzativa che ha visto impegnati il Sindaco, Pasquale Montano, affiancato dal personale addetto ai servizi esterni, un operatore solerte e valente. Un drappello di volontari della Protezione Civile guidati dal loro presidente Massimo Caporeale, per sostenere la logistica in loco e far svolgere agli operatori dell’USCO e dell’Ufficio Igiene di Villa d’Agri il loro compito con serenità ed efficienza. Una macchina che, come nel sistema di una catena cinematica, faceva girare il flusso di anziani con una fluidità fuori dal comune. Perché, nei piccoli paesi di piccolo c’è anche il resto, ed azioni che altrove sembrano banalità, in questi centri potrebbero incagliarsi facilmente se non sostenute da persone che mettono impegno, competenza e dedizione.
La Domenica di primavera, benché incorniciata in un insolito paesaggio freddo ed innevato, più assomigliante a Natale, a Guardia Perticara è iniziata con l’avvio della campagna vaccinale per gli ultraottantenni; sostenuta da una lista di rincalzo, all’uopo redatta dal Sindaco, per stare alle direttive del Commissario per l’emergenza sanitaria, Generale Francesco Paolo Figliolo, in maniera da offrire a persone fragili la possibilità di “sottoporsi al vaccino” nel caso di assenze o rinunce rispetto alla lista dei preventivati. Non poteva che iniziare meglio la primavera per questo piccolo centro dell’alta valle del Sauro; non importa se invece di piantare gli alberelli abbiamo accarezzato la primula, il fiore simbolo della campagna dei vaccini, cammineremo forti ed uniti per uscire a riveder le stelle.
Il 22% dei cittadini ultraottantenni non ha potuto o non ha voluto raggiungere il luogo per sottoporsi alla vaccinazione e le relative dosi sono state destinate a persone fragili per patologie specifiche ed in subordine a persone prossime all’ottantesimo anno d’età.
Gianfranco Massaro – Agos