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Nello Vivacqua. Le terapie riabilitative di un cantautore che alleviano le ansie di tanti malati.

La terapia del sorriso è ormai una disciplina consolidata che sovente associamo a momenti di vera tristezza per chi è afflitto da problemi di salute.  È dai tempi di Patch Adams che il sorriso viene considerato panacea per ogni male. Ma se volessimo tornare indietro dovremmo arrivare ad Angelo Paoli, sacerdote carmelitano che a cavallo tra il 1600 ed il 1700 faceva terapie con le risate travestendosi da Buffone e portando il sorriso nei luoghi dove i malati soffrivano.

Ma non voglio indagare la storia di una disciplina che tutti osserviamo con simpatia ammirandone i protagonisti attivi. Voglio raccontare la vicenda di una persona fantastica.  Nello Vivacqua, libero professionista di Corleto Perticara, innamorato della musica e della canzone. Nello è l’abbreviativo di Antonio ovvero di Antonello. Nello, fin da giovane creava fermenti artistici assemblando musicisti di ogni caratura e genere, e metteva su band di discreta capacità artistica allietando i paesi che avevano la grazia di invitarli a cantare. Incrocia la sua capacità artistica con i fuoriusciti del gruppo DIK DIK e partecipa ad una formazione che porta in giro per l’Italia brani bellissimi che hanno fatto la storia musicale degli anni settanta. Chi non ricorda l’Isola di Whit, Viaggio di un Poeta, Io mi fermo qui. E poi le sue serate che animano le piazze di mezza Italia, da Roma a Lecce, da Ostuni a Taormina, da Frosinone a Viterbo.

Uno scintillante cantautore ed uno innamorato anche del Piano Bar che porta allegria e gioia di stare insieme e che non si ferma davanti alle difficoltà. Un’estate, dopo essere stato costretto, da un violento temporale estivo, a rinunziare alla sua esibizione in una piazza di un piccolo Borgo Lucano, restò tenacemente in mezzo alla gente, nei bar, sotto i cornicioni e sotto i ripari di fortuna. Fu così che dopo la mezzanotte, a serata rinfrescata, Nello si siede davanti ad uno stand, che aveva visto andare in fumo la previsione di guadagno, e canticchiando si rese conto che si era fatta una corona di persone intorno; a questo punto imbraccia la sua chitarra intona uno dei suoi classici pezzi dei DIK DIK ed è così che la festa ha inizio e non si ferma fino al sorgere del sole. Una festa improvvisata e sostenuta dall’amore per la sua arte preferita.

Ma perché parlarvi di Nello Vivacqua dopo aver iniziato a parlare di terapia del sorriso?

Perché Nello, che non è immune dai guai della vita, ha necessità di fare un piccolo intervento ortopedico che lo porta a riparare nel centro di riabilitazione di Potenza, Opera Don Uva; trasformando la sua permanenza in una favola per le persone che si trovano lì per gli stessi motivi e per patologie più fastidiose ed invalidanti. Con la sua simpatia, la sua professionalità ed il suo amore per la musica, anima le corsie ed i corridoi con veri e propri spettacoli che rilassano e commuovono degenti e familiari. Allieta e rende meno faticosa la permanenza in un luogo dove il dolore ha sempre il ruolo del protagonista.

Credo che faranno resistenza i degenti a far liberare Nello, ma credo che anche Nello avrà commozione nel lasciare i suoi amici e nuovi fans, ma lo spettacolo lo reclama e le piazze delle località turistiche non possono stare senza le sue serate. É la vita, ma credo che al Don Uva se ne parlerà per molto tempo di questo cantante, cantautore, interprete innamorato della musica, della vita e della bontà. Perché quando c’è tristezza ad andarsene e tristezza a restare vuol dire che lo stare insieme è stato molto bello. E se essere grandi uomini di spettacolo significa mettere a servizio del mondo la propria capacità creativa e le proprie doti umanitari, allora Nello ha vinto il Disco D’Oro.  Ed a conferma di ciò ci sono le migliaia di visualizzazioni e Like alle storie postate sui social network. Non c’è mai limite al bello, e se il bello lo si pratica come lo pratica Nello, allora la speranza di poter lasciare ai nostri figli un mondo migliore è ancora viva.

www.facebook.com/nello.vivacqua/videos/2221061074608621/

Gianfranco Massaro – Agos

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