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Neve: Cia, le conseguenze dei continui cambiamenti climatici in agricoltura

La prima neve dell’anno sta creando problemi “a macchia di leopardo” per le aziende agricole e zootecniche lucane. Le maggiori difficoltà – segnalate da Cia-Agricoltori – sono per gli allevamenti allo stato libero per l’ autoalimentazione e nella notte per  il calo delle temperature. Più che la neve è il gelo il pericolo principale per le colture ortive e ortofrutticole che rischiano pesanti conseguenze specie in una fase di avvio della produzione invernale. Nelle aree interne del Potentino e della Collina Materana come sempre i disagi sono legati alle precarie condizioni delle strade interpoderali e di collegamento delle contrade e delle aziende sparse con trattori e mezzi agricoli che si occupano di liberare le strade. La neve improvvisa è l’ennesimo esempio degli improvvisi  cambiamenti climatici. Gli agricoltori – sottolinea la Cia -sono in prima linea nella lotta al clima, alla sicurezza alimentare e alla biodiversità e sono, quindi, fondamentali nello sviluppo e nell’attuazione dell’azione per il clima. Ciò nonostante, sul totale degli investimenti mondiali per la mitigazione climatica, solo il 5% va al settore primario e, di questo, solo lo 0,3% va alle piccole aziende. Ecco perché oggi una transizione giusta verso un futuro climaticamente neutro non solo deve includere gli agricoltori, ma le soluzioni devono essere diverse come le aziende agricole e gli agricoltori. Stretta è la relazione del rischio meteo in agricoltura con assicurazioni e strumenti finanziari per lo sviluppo rurale per raccogliere la sfida sugli interventi per le nuove esigenze scaturite dagli eventi climatici in agricoltura. Diventa fondamentale perciò  puntare su varietà colturali che rispettano le vocazioni territoriali e investire in strumenti di difesa attiva per ricorrere a polizze agevolate e coperture mutualistiche. Purtroppo il sistema risarcitorio agli agricoltori – evidenzia la Cia – ha troppo lacune ed inadeguatezze mentre in Basilicata la nuova programmazione Psr è già partita con l’avvio di cinque interventi relativi agli impegni agro-climatici- ambientali.  Dobbiamo prendere atto – sottolinea il direttore Cia Potenza-Matera Donato Distefano -che saranno sempre più ricorrenti sui nostri territori e, quindi, sulle nostre infrastrutture e sui nostri patrimoni, fenomeni estremi o eventi eccezionali che possono produrre emergenza e situazioni straordinarie, siccità con periodi prolungati con temperature elevatissime o alluvioni con piogge intense e bombe d’acqua con effetti alteranti dell’assetto idrogeologico o fenomeni di desertificazione e inaridimento dei suoli.

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