La ricerca di Graziano Accinni con l’Associazione Culturale Antiqva coinvolge direttamente gli anziani, ultimi depositari e portatori di emozioni e sentimenti che si tramandano attraverso il loro sapere. Ogni anziano infatti ha una sua enciclopedia, un bagaglio culturale che se non altrimenti salvaguardato finirebbe nell’oblio con la sua morte.
Motore di ricerca del chitarrista lucano é la volontà di indagare quel mondo arcaico di segni, parole e gesti dei nostri antenati. C’é la necessità di riprendersi il segreto nascosto delle sonorità che ci parlano di un tempo in cui la musica e il canto erano parte della vita quotidiana e scandivano i momenti più importanti dell’esistenza. E su un piano più strettamente artistico recuperare il valore musicale (e non solo) della nostra tradizione, originale per i ritmi, la bellezza delle melodie e la semplicità dei testi.
Il Progetto ”Novecento Lucano” vuole appunto divulgare e promuovere con un Recital la nostra memoria con l’ausilio della musica affidata alla chitarra del Maestro Graziano Accinni e alla voce di uno dei pochi Cantori rimasti in Basilicata, Giuseppe Forastiero capace di affrontare brani di estrazione devozionale e pagana con le storie dei Santi delle Madonne sparse nei vari Santuari sui monti di tutta la Regione e i racconti di amori corrisposti e a sdegno che ci fanno capire la forza e la straordinaria ispirazione dei Nostri Avi. Tra brani dei primi del novecento e quelli molto più antichi di estrazione devozionale si arriva alle storie di paese la cui rappresentazione mette in luce gli stili di vita di quel periodo storico. All’interno del Recital l’unico brano non lucano è l’omaggio al grande Carlo D’Angiò con la sua Canzone per Iuzzella con il quale i due artisti lucani hanno avuto il privilegio di condividere il palco qualche anno prima della sua dipartita proprio interpretando il brano dei Musicanova all’interno dell’Evento Internazionale “Ferentino Acustica Festival”(Fr).