Le piccole e medie imprese lucane hanno ancora a disposizione il 25% delle risorse dedicate alla “Nuova Sabatini”, pari a oltre 320 milioni di euro da investire “in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali”. Un’opportunità per Confcommercio Imprese Italia Potenza da non sottovalutare superando la tendenza che si è registrata nelle varie annualità di utilizzo di questo strumento finanziario che ha registrato dalla Basilicata meno dell1% di domande complessive.
Secondo dati del ministero dello Sviluppo Economico aggiornati al 30 marzo scorso, su uno stanziamento complessivo di 1,27 miliardi di euro, sono state effettuate prenotazioni per 953 milioni di euro circa. La misura “Beni strumentali” (cosiddetta Nuova Sabatini), ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese, sostenendo gli investimenti che rispecchiano certi requisiti. Possono beneficiare dell’agevolazione le imprese di tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative, e quelle connesse all’esportazione.
Le sfide che le nostre pmi sono chiamate ad affrontare – sottolinea Fausto De Mare, presidente Confcommercio Potenza – sono decisamente impegnative, e di non breve periodo. Per questo è necessario attrezzarsi e quindi adeguare le proprie capacità produttive a cominciare dagli investimenti in tecnologie digitali, sino ai beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “industria 4.0” che possono beneficiare del contributo maggiorato del 30 per cento. Occorre, inoltre, rinfoltire le fila delle piccole ma soprattutto delle medie imprese di capitali; attivare il potenziale di investimento con un miglior accesso alle fonti di finanziamento, non solo bancario; utilizzare sinergicamente credito, finanza e strumenti di incentivazione; sfruttare i fondi europei per ridurre le diseconomie territoriali. Imprese, mondo del credito e della finanza, Istituzioni, sono tutti chiamati a fare la loro parte. E – aggiunge De Mare – siamo sempre in attesa dei nuovi Bandi della Regione per le misure che riguardano le pmi e i liberi professioniti rivenienti dal POR Basilicata 2014-2020.
Per il Centro Studi Confcommercio migliora a febbraio il sentiment delle famiglie e delle imprese manifatturiere, mentre quello delle imprese del commercio al dettaglio ha registrato una flessione del 2,6%. In linea con queste indicazioni, si stima, per marzo 2018, una crescita congiunturale nulla del PIL mensile e una variazione tendenziale dell’1,2%, in rallentamento rispetto al mese di febbraio 2018.
Il modesto recupero (+0,3%) registrato a febbraio 2018 rispetto a gennaio dall’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) si inserisce in un contesto in cui l’alternarsi di dati positivi e negativi, associati a un’evoluzione meno dinamica dell’occupazione, continua a determinare aspettative molto prudenti da parte delle famiglie con comportamenti di consumo discontinui.
Il dato dell’ultimo mese segue un bimestre negativo e conferma la tendenza alla riduzione su base annua (-0,1%) In termini di media mobile a tre mesi l’indicatore, dopo un periodo di ridimensionamento, sembra essersi stabilizzato.