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Nuove opportunità per le PMI della Basilicata: contributi a fondo perduto per la valorizzazione dei beni culturali e ambientali della Regione

La Regione Basilicata ha emanato un nuovo Avviso Pubblico denominato “La filiera produttiva turistica, culturale e creativa per la fruizione dei beni del patrimonio culturale e naturale della Regione Basilicata”finalizzato alla valorizzazione e/o fruizione di uno o più beni del patrimonio culturale e naturale della Regione. La dotazione finanziaria complessiva è di € 12.600.000,00.

 

Chi può partecipare 

– micro, piccole e medie imprese;

– consorzi, le società consortili e le società cooperative;

– lavoratori autonomi e liberi professionisti;

– fondazioni e associazioni che esercitano attività economica.

Possono essere presentati anche dei Progetti Integrati, ossia progetti presentati da almeno 3 soggetti di cui 1 capofila, costituiti in partenariato.

Tempistiche

Si potranno presentare domande di agevolazione a partire dal 15/04/2019 sino al 31/05/2019.

Quali requisiti devono avere i soggetti proponenti

Alla data di inoltro della domanda telematica i soggetti proponenti devono essere costituiti ed iscritti al Registro delle Imprese tenuto dalla C.C.I.A.A. territorialmente competente ed essere titolari di partita IVA (per i lavoratori autonomi e liberi professionisti).

Tipologie di attività ammissibili

Le iniziative devono essere rivolte alla valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale della Regione Basilicata così come individuati nell’ Allegato A.

Pertanto sarà necessario individuare con esattezza il bene del patrimonio naturale/culturale di riferimento e prevedere nel progetto le concrete modalità per il miglioramento della fruizione del bene, avendo ben chiari obiettivi, finalità e risultati attesi in termini di valorizzazione del bene identificato.

Le iniziative potenzialmente ammissibili potranno riguardare i seguenti ambiti di attività:

– ATTIVITA’ A

Industria delle attività culturali, creative e dello spettacolo e a servizio del turismo: moda, software, editoria, TV e Radio, pubblicità, cinema, patrimonio culturale, musica espettacolo, architettura, arte contemporanea, agenzie viaggio, tour operator e servizi di prenotazione, attività ricreative e di divertimento;

– ATTIVITA’ B

Industria dei prodotti tradizionali e tipici: artigianato artistico e tradizionale, ristorazione, bar, design industriale e artigianato;

– ATTIVITA’ C

Industria dei servizi e attività a valenza ambientale e naturalistica: attività sportive, centri educazione ambientale, servizi connessi alla fruizione del patrimonio naturalistico.

I settori di investimento dovranno rientrare in uno dei codici ATECO puntualmente individuati nell’ Allegato D

Programmi di investimento

I soggetti rientranti in una delle attività precedenti potranno realizzare dei progetti di investimento che rientrino in una delle seguenti tipologie o in entrambe:

– PROGRAMMI DI INVESTIMENTO (TIPOLOGIA A)

Progetti finalizzati alla fruizione dei un bene del patrimonio culturale e/o ambientale attraverso

  • Realizzazione di nuove iniziative;
  • Ampliamento di un’attività preesistente;
  • Diversificazione produttiva e/o servizi preesistenti;
  • Introduzione di innovazione tecnologica.

– REALIZZAZIONE E SVILUPPO DI PRODOTTI E SERVIZI (TIPOLOGIA B)

Progetti miranti alla fruizione, recupero, catalogazione, divulgazione e condivisione di beni culturali materiali ed immateriali e di beni ambientali (paesaggistici, geologici, biologici, archeologici, monumentali, antropologici, storici, storico-artistici, linguistici) attraverso l’utilizzo di:

– tecnologie ICT, GIS-cloud, materiali innovativi, dispositivi elettronici e di “remote sensing”;
– tecnologie legate alla fruizione, valorizzazione e comunicazione social web, anche in termini di social media marketing, del territorio della Basilicata e dei suoi beni culturali materiali e immateriali e ambientali, paesaggistici, geologici, archeologici, monumentali, antropologici, storici, storico-artistici, linguistici;
– sviluppo di servizi per la fruizione immersiva, interattiva e partecipativa (ad es. ricostruzioni 3D, realtà aumentata, mobile APP);
– realizzazione di strumenti e attività di web-marketing, campagne e materiali di comunicazione e sistemi informativi per la valorizzazione e la promozione, anche in ambito nazionale e internazionale, del Bene individuato;
– narrazione finalizzata alla promozione turistico-culturale (o utilizzo dello “storytelling”, “arte” di raccontare storie impiegata come strategia di comunicazione);
– progettazione e realizzazione di strumenti informativi, di amministrazione, di gestione e di prenotazione dei servizi turistici e commerciali, creazione di piattaforme per acquisti collettivi di beni e servizi, innovazione dei sistemi di offerta culturale, turistica e commerciale, con particolare attenzione all’utilizzo di tecnologie digitali;
– creazione e sviluppo di itinerari turistico-culturali integrati, con particolare attenzione alla valorizzazione degli elementi culturali;
– realizzazione di segnaletica turistica e culturale finalizzata alla diffusione delle informazioni a favore di cittadini e turisti (ad es.: InfoPoint innovativi, segnaletica coordinata);
– ideazione e sviluppo di aggregazioni di prodotto finalizzate alla valorizzazione e alla promozione turistica dei beni individuati;
– iniziative per la valorizzazione dell’offerta enogastronomica e commerciale (shopping) unita alla disponibilità di strutture e di servizi di accoglienza di qualità e funzionali all’itinerario;
– sviluppo di supporti editoriali e audiovisivi;
– realizzazione di videogiochi e ideazione di interventi di “gamification” per rendere più piacevole e interattiva la fruizione del patrimonio.

Spese ammissibili 

Sono ammissibili le spese effettuate dopo la presentazione della domanda telematica e rientranti nelle seguenti tipologie:

a. Spese generali nel limite del 5% dell’importo del progetto ammissibile ad agevolazione, ossia:

Consulenza finalizzata alla presentazione dell’investimento, progettazione e direzione lavori (solo per tipologia A), collaudi previsti per legge (solo per tipologia A), perizia giurata a certificazione delle spese sostenute (solo in caso di S.A.L.);

b. investimenti materiali

– macchinari, attrezzature, impianti specifici strettamente connessi all’attività, arredi, hardware;

– opere murarie e impianti (Decreto Mise n. 37 del 22/01/2008), nel limite massimo del 60% dell’importo complessivo del progetto di investimento ammissibile ad agevolazione (solo per tipologia A);

c.   investimenti immateriali

– programmi informatici, portale web, sistemi di web-marketing, brevetti, certificazioni, consulenze specialistiche, banche dati, realizzazione del brand e/o del marchio, acquisto e/o sviluppo di piattaforme;

d. spese di gestione (solo per imprese e lavoratori autonomi costituiti/con partita iva da meno di 12 mesi) nel limite massimo del 20% dell’investimento ammissibile

– spese per personale dipendente;

– spese per utenze e canoni di locazione;

– spese di promozione e pubblicità;

– spese per materie prime, semilavorati e di consumo.

Non sono ammesse le spese relative all’acquisto di beni usati.

Importo del progetto ed ammontare del contributo

I progetti dovranno avere un importo non inferiore a € 30.000,00.

L’agevolazione consiste in un contributo in c/impianti (a fondo perduto) ed in c/gestione per una intensità massima di aiuto pari al 50% dei costi ammessi e per un importo non superiore ad € 200.000,00.

Gli aiuti sono erogati in regime “de minimis”.

Come viene erogato il contributo?

L’erogazione del contributo potrà avvenire in un’unica soluzione A SALDO oppure attraverso la presentazione di max 3 S.A.L. (stato avanzamento lavori).

In quanto tempo dovrà essere ultimato l’investimento?

Gli investimenti dovranno essere ultimati entro 24 mesi dalla data di notifica del provvedimento di concessione.

Lo Studio Genus è a disposizione per informazioni ed aiuto alla predisposizione delle richieste di agevolazioni.

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