“La rapida evoluzione delle innovazioni e la crescente richiesta di supporto da parte del sistema agro-industriale lucano – in particolare da parte delle imprese agricole, agroalimentari e forestali – necessitano di servizi sempre più avanzati in termini di ricerca, di sperimentazione, di validazione e trasferimento di innovazioni mature, e di formazione degli addetti. Questi sono solo alcuni aspetti alla base dell’idea di strutturare un rapporto costante e sinergico con l’Ateneo lucano per programmare al meglio le attività, a tutto vantaggio della competitività dell’imprenditoria locale”.
Ha commentato così Aniello Crescenzi, Direttore dell’ALSIA – l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di innovazione in Agricoltura – la definizione del nuovo accordo di collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata (UNIBAS) approvato dall’Agenzia con Delibera direttoriale n. 49 del 2 aprile 2021. Un accordo tutto orientato a migliorare l’offerta dei servizi in agricoltura sul territorio, anche potenziando le infrastrutture tecnologiche e l’offerta formativa.
“La collaborazione tra ALSIA e UNIBAS è attiva da molti anni – ricorda Crescenzi – seppur legata di volta in volta a progetti specifici condivisi e non organicamente strutturata. L’accordo – chiarisce – vede ora insieme in modo sinergico due importanti istituzioni che operano in Basilicata nei settori della ricerca, della sperimentazione, della divulgazione e della formazione. Da una parte l’ALSIA, con il suo sistema di Aziende agricole sperimentali dimostrative distribuite su tutto territorio regionale ed il suo polo di ricerca, di sperimentazione, di formazione e di divulgazione di Pantanello, a Metaponto, nonché con le diverse infrastrutture, come la rete di stazioni del Servizio Agrometeorologico Lucano e di monitoraggio fitopatologico, che punta a strutturare specifici percorsi formativi professionali e a valorizzare e condividere il proprio patrimonio storico, strutturale e tecnologico. Dall’altra l’Università degli Studi della Basilicata, massima Istituzione culturale e formativa che concorre alla costruzione dello spazio europeo della ricerca e dell’alta formazione grazie anche ai suoi laboratori ed alle sue facilities strumentali di rilevanza scientifica che, attraverso la collaborazione con soggetti esterni specializzati, intende valorizzare ulteriormente le proprie attività di ricerca e capacità di innovazione, e sviluppare ed innovare ulteriormente la propria offerta didattica.”
“A questi importanti obiettivi dei due Enti – conclude Crescenzi – al cui perseguimento contribuirà la collaborazione sempre più stretta tracciata da questo accordo quadro, si aggiungono in prima battuta anche quelli collegati allo scambio di best practice e alla condivisione della piattaforma “Phenolab 4.0” dell’Agenzia nel polo di Pantanello, per la costituzione di unità di ricerca congiunte sui temi della macroeconomia, per la valorizzazione del patrimonio documentale storico della Riforma fondiaria, e per facilitazione dei progetti di fundraising. Specifici accordi operativi successivi definiranno altri ambiti comuni di intervento, sui quali le due istituzioni stanno già lavorando.