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Nuovo terremoto politico in Basilicata: al voto entro il 30 marzo

Entro venti giorni la convocazione dei comizi elettorale

E’ davvero un fulmine a ciel sereno, quello che sta travolgendo, in queste ore, la Politica Lucana. I temi dominanti degli ultimi giorni sembravano essere le precipitazioni nevose che stanno interessando entrambe le provincie della nostra regione, o, al massimo, la “Marcia” d’avvicinamento alla tanto attesa cerimonia d’inaugurazione di Matera Capitale Europea della Cultura. Nei mesi scorsi, quel che resta della maggioranza in consiglio regionale aveva tentato di tutto per posticipare il più possibile la data del voto: l’election day del 26 Maggio prossimo (Regionali + Europee), pareva oramai cosa fatta. Il Viminale aveva ratificato, seppure con qualche “mal di pancia”, la decisione della Presidente Facente Funzione della giunta regionale della Basilicata Flavia Franconi.

Il ricorso al TAR, presentato dai consiglieri regionali del M5S Gianni Leggieri e Gianni Perrino, sembrava oramai un simbolo “di bandiera” senza delle reali possibilità di successo. Alle ore 17 del 10 gennaio, il colpo di scena: arriva l’accoglimento totale del ricorso da parte del Tribunale Amministrativo Regionale. Il Tribunale ha deliberato “l’annullamento del decreto del Presidente della Giunta regionale del 20 Novembre 2018” e “l’obbligo per il Presidente Facente Funzione di provvedere senza indugio all’indizione delle elezioni, garantendone lo svolgimento nel termine previsto dalla legge elettorale regionale.”

Una sentenza talmente chiara e netta, da indurre Flavia Franconi e gli ambienti più vicini alla Giunta regionale a non impugnare la sentenza.

Si va al voto, entro fine Marzo. Probabilmente Domenica 24 ma passerà poco tempo e lo sapremo.

Che cosa cambia per i partiti?

A parole, tutti gli oppositori della giunta uscente si dicono soddisfatti della sentenza. La realtà è che, in molti oramai avevano dato per scontato l’accorpamento con le elezioni Europee del prossimo 26 Maggio. Il verdetto di ieri apre di fatto la Campagna Elettorale.

Il tema è che, mentre M5S ha trovato da mesi il suo candidato Presidente e anche molti candidati consiglieri, gli altri schieramenti ora sono costretti ad una brusca ed imprevista accellerata. Il “Pentastellato” Antonio Mattia è da mesi già in Tour, cercando di battere tutta la regione.

Il perimetro dell’alleanza di centrosinistra è ancora variabilissimo: c’è da risolvere il “nodo” Pittella, non si conosce come si risolverà il rapporto con la Sinistra di MdP e , soprattutto, c’è da capire quale posizione assumerà Piero Lacorazza (allontanato dal Pd proprio in seguito alla sua contrarietà rispetto al decreto bocciato oggi.).

Il Centrodestra, a questo punto, è sempre più convinto di potercela fare: sondaggi in crescita da mesi per la Lega e per Fratelli D’Italia, renderebbero contendibile, per la prima volta il palazzo di Via Verrastro. Anche a Destra, però, il “pacchetto” non pare essere totalmente confezionato: c’è da trovare un candidato governatore “di sintesi” tra le diverse personalità che rappresentano le variegate anime della coalizione. In tanti spingono per un candidato presidente Leghista, sull’onda dell’ottimo risultato del Senatore Pepe, lo scorso quattro Marzo. Di altra opinione gli uomini vicini a Gianni Rosa e a Nicola Benedetto, i quali vorrebbero mantenere uno schema di centrodestra classico, riesumando le famose “Tre Punte” che tanto portarono bene alla “Casa delle Libertà” di Berlusconi, nel 2006. Da tenere d’occhio i movimenti “Outsider” come “LUCI” di Carmen Lasorella e “Altra Basilicata – Polo Civico Lucano.”

Siamo soltanto all’inizio, mettetevi comodi.

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