I cadaveri di oltre 300 persone non identificati sono stati rinvenuti all’interno di due camion frigorifero. A fare la macabra scoperta sono stati gli abitanti di Tlajomulco de Zúñiga, un paesino a sud di Guadalajara, il capoluogo dello Stato messicano di Jalisco. Da giorni, uno degli automezzi era stato abbandonato in un terreno vicino ad una zona residenziale. L’odore fetido che emanava e una scia di sangue che usciva dal mezzo hanno cominciato ad insospettire i vicini. Quando hanno aperto le portiere davanti ai loro occhi si è presentato uno spettacolo dantesco. Ammassati uno sopra l’altro, centinaia di cadaveri rinchiusi dentro sacchi di immondizia occupavano quasi interamente il rimorchio del mezzo.
Nel Messico sconvolto dalla guerra dei narcos capita anche che i morti dei cartelli della droga siano così tanti da non trovare posto negli obitori. Il direttore dell’istituto di Medicina Legale di Jalisco e il procuratore generale dello Stato, avevano ideato quindi un modo singolare per conservare i cadaveri: stiparli dentro camion frigorifero fino a quando non si fosse trovata una soluzione. Dalle prime indagini è emerso che i “camion della morte” avevano lasciato l’obitorio il 31 agosto scorso. La loro prima destinazione è stata un magazzino in disuso di un’impresa di costruzioni a Tlaquepaque, un complesso residenziale a sud di Guadalajara. Le prime denunce sono iniziate sabato scorso quando i residenti hanno dato l’allarme temendo per la salute dei loro figli. “Non lo vogliamo qui, deve essere portato via, abbiamo molti bambini, c’è un odore nauseabondo e possono ammalarsi”, ha detto José Luis Tovar, un residente dell’urbanizzazione. Dopo il raccapricciante ritrovamento dei cadaveri, le autorità locali hanno dovuto riconoscere che gli autisti avevano vagato per settimane alla ricerca di un punto dove parcheggiare il loro carico di morte. Non trovandone uno, hanno deciso di abbandonare i camion in un terreno a Tlajomulco de Zúñiga, dove dopo 12 ore sono stati scoperti dagli abitanti.
Secondo quanto ha dichiarato in una conferenza stampa il governatore dello Stato, Aristóteles Sandoval, nel primo mezzo c’erano 273 cadaveri mentre nel secondo 49. Sono i corpi senza vita della violenza dei narcos, tra cui spicca il Cartello Jalisco Nueva Generación, considerato il gruppo criminale messicano più potente. Solo nei primi sette mesi dell’anno, sono oltre 1.200 gli omicidi registrati a Jalisco: il 47% in più rispetto allo stesso periodo del 2017.
fonte: FANPAGE.IT