Ad aprire la 17° edizione di Viggiano Jazz, venerdì 9 agosto 2019, nello splendido giardino del Mandorleto, è il progetto musicale “Trace elements” di Paolo Sabatino, con Dominique di Piazza e Damien Schmitt.
Un piano elettrico, una chitarra e una batteria come “oligoelementi” per nutrire lo spirito attraverso la musica, “elementi in traccia” quali canovaccio per l’arte dell’improvvisazione che sa fondersi completamente nel contesto in cui si viene creando. Le note jazz di Trace Elements hanno regalato emozioni intense al pubblico di Viggiano Jazz 2019, attraverso un progetto musicale “essenziale” ma complesso, elegante, ricercato e suggestivo. Un repertorio concepito per catturare l’attenzione di chi sa ascoltare, ovvero di chi ama la musica e che per questo si distingue dalla massa come “persona ricca dentro, recettiva, emozionale ed emozionabile.”
A seguire, l’incredibile spettacolo musicale “Marco Pacassoni Group,” un tributo in chiave jazz alla musica di Frank Zappa e alle percussioni di Ruth Underwood, che ha dato vita all’omonimo progetto discografico “Frank & Ruth.”
Prodigio della musica contemporanea, Frank Zappa pose al centro della propria scrittura musicale la marimba e il vibrafono proprio nel decennio 1967-1977, periodo della collaborazione con la Underwood e della sua massima ispirazione musicale. Si tratta degli stessi strumenti con cui Pacassoni crea, insieme con il proprio gruppo, inedite sonorità jazz. Il suo repertorio comprende, infatti, per citarne solo alcuni, riarrangiamenti in chiave jazz di “Blessed Relief,” “The Idiot Bastard Son,” “The Black Page” (di cui il percussionista propone una propria versione per marimba solista), nonché un esclusivo brano dedicato alla Underwood: “For Ruth.”
La scena jazz di Marco Pacassoni group si arricchisce, inoltre, con una special guest: l’artista della voce Petra Magoni, che irrompe sul palco del Mandorleto con la sua voce jazz esplosiva, inebriante e imprevedibile.
Ufficio Stampa Forum giovanile Viggiano
