Infatti da venerdì 12 luglio si susseguiranno due eventi proposti dalla Pro Loco, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, “La Sagra della Scarpedda 1a ed.”, la tipica pizza fritta paternese in versione dolce e salata e “I Sapori della Tradizione 7a ed.” in cui i cavatelli con pomodoro e ricotta salata la fanno da padrone.
“A’ Scarpedda” veniva preparata dalle massaie in occasione delle festività natalizie. Si mescolavano semplici ingredienti per avere l’impasto che, mettendo uno strofinaccio sul ginocchio, lo si stendeva conformandolo alla rotondità del ginocchio stesso e poi lo si metteva a friggere nell’olio bollente, in una padella, (sartascəna) messa sul fuoco. Una volta fritte, le scarpedde venivano passate nello zucchero e quindi mangiate con la famiglia e gli amici. I volontari della Pro Loco la prepareranno sia nella versione tradizionale, dolce, che in quella salata con pomodoro e mozzarella. I cavatelli, (cavatieddə), sono l’altra specialità culinaria paternese che le massaie erano solite preparare, con farina e acqua, e che verrà riproposta nella tradizionale versione al pomodoro.
Le tre serate prevedono un ricco cartellone di intrattenimento: venerdì 12 karaoke per tutti; sabato 13 si esibirà la Band A4 melody fino alle 24 e poi sarà il turno dello staff Icebell per un dj set da non perdere! Domenica 14 arriva la nuova edizione della Corrida Paternese in cui dilettanti grandi e piccoli si metteranno in gioco in una gara che prevede esibizioni di genere vario: i vincitori delle due categorie dovranno conquistarsi il favore del pubblico e della giuria di qualità. Nel segno della tradizione, la Pro Loco “Terra dei Padri” propone mercoledì 17 il “Dialettando 3.0” – quiz interattivo su dialetto e cultura paternese, in cui la multimedialità, coniugandosi con il patrimonio linguistico e culturale locale, permette ai partecipanti di sfidarsi in un gioco avvincente. Ideato nel 2012 dalla Presidente della Pro Loco Rosa Fortunato, questo gioco, che nel corso degli anni si è evoluto, ha mantenuto ferme alcune peculiarità. La Presidente, intervistata, afferma: “Dall’inizio abbiamo voluto trasmettere alle nuove generazioni la valenza del nostro dialetto, riscoprendo, attraverso esso, la storia, gli usi, le tradizioni di un popolo. Il dialetto è uno scrigno nel quale ritrovare le radici della cultura moderna, in cui il patrimonio immateriale diventa un bene inestimabile. È per questo che abbiamo trasformato il gioco in un quiz multimediale che permette a tutti di divertirsi e trovare spunti legati al passato, al presente e al futuro”.