Società e Cultura

“Perché Billie Joe Armstrong ha ammaliato i viggianesi?”

È ormai trascorso quasi un anno dal momento in cui Billie Joe Armstrong, leader e frontman dei Green Day, ha pubblicato sui social il certificato di nascita del suo trisavolo Pietro Marsicano che – chi lo avrebbe mai detto!- pare avesse origini Viggianesi.

Il boom mediatico che ne è conseguito era facilmente desumibile: una star internazionale del calibro di Armstrong non solo rivela di essere originario di un paese del Sud Italia, ma addirittura manifesta la sua volontà di visitarlo, cosa che è poi effettivamente accaduta grazie al tempestivo impegno dell’amministrazione comunale. Armstrong ha manifestato un grande interesse per le origini dei suoi avi, si è mostrato gentile e affabile con tutti i fan accorsi e gli è stata concessa la cittadinanza ad honorem. Ed ora, in occasione del 25esimo anno dopo la pubblicazione di Dookie, terzo e fortunatissimo album della band, pare concretizzarsi anche la possibilità di un concerto a Viggiano.

Ad oggi, però, sopravvive all’evento una constatazione ben più profonda. Davvero lo scalpore mediatico della vicenda è solo attribuibile alla fama dell’artista?

In fondo la storia musicale di Viggiano ha radici ben profonde, essendo uno dei luoghi del Sud in cui vi era un alto numero di musicanti di strada, suonatori più o meno colti che apprendevano la musica ad orecchio, spesso senza conoscerne una sola nota sul pentagramma. Al contempo è anche patria di grandi musicisti che trovarono fortuna all’estero in prestigiose orchestre. E in entrambi i casi, che si tratti di musicanti o musicisti, essi contribuirono a portare il culto della tradizione musicale Viggianese oltreoceano, per effetto dei flussi migratori che interessarono il sud Italia nella seconda metà dell’Ottocento. Ed è proprio durante queste migrazioni che probabilmente i trisavoli di Armstrong partirono verso gli Stati Uniti d’America a cercar fortuna. E, ironia della sorte, una tale star della musica ha quindi patrimonio genetico Viggianese, portando nel sangue la storia e il vissuto di tutti quegli arpisti, flautisti, violinisti o liutai. Che si tratti di arpe o di chitarre è pertanto innegabile quanto Viggiano abbia concorso al patrimonio musicale mondiale, per aver dato i Natali a mirabili personalità del passato, del presente e, si spera, anche del futuro.

Celeste Alberti

 

https://www.facebook.com/AssociazioneSupertramp/videos/983328098519209/

Riprese e montaggio video di Gianfranco Grieco

Ringraziamo La Siritide per alcune immagini del video

 

Per tutta la crono-storia dalla scoperta delle discendenze viggianesi fino all’arrivo a Viggiano del cantante dei Green Day cliccare qui.

Articoli correlati