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Petizione “Save Pertusillo”, M5S: “presentate le oltre mille firme raccolte”

Sono oltre mille le firme raccolte con la petizione “Save Pertusillo”, consegnate durante la conferenza stampa organizzata dal M5S in cui è stato fatto il punto sullo stato delle acque dell’invaso lucano. La petizione è stata lanciata da oltre 70 gruppi tra Associazioni e meetup locali del Movimento Cinque Stelle e firmata durante l’estate da numerosi cittadini pugliesi e turisti, con l’obiettivo di rivolgere al governatore Emiliano e all’Acquedotto Pugliese le preoccupazioni in relazione alla qualità dell’acqua proveniente dal Pertusillo e chiederne la tutela.
Alla conferenza stampa ha partecipato il consigliere regionale Antonio Trevisi,l’europarlamentare Rosa D’Amato, la geologa Albina Colella (docente dell’Università della Basilicata) e Giuseppe Mastronuzzi in rappresentanza del Comitato promotore.

“L’acqua è un bene prezioso per la vita – ha dichiarato Trevisi – e la sua potabilità è direttamente legata alla nostra salute che non possiamo permetterci di inquinare a causa dell’incuria dei soggetti preposti al monitoraggio della qualità dell’acqua”. Pertanto, il consigliere pentastellato ha chiesto al governo regionale la ripubblicizzazione di AQP, di redigere un Piano delle acque , di istituire un portale informativo sulla qualità dell’acqua in cui si possano trovare dati aggiornati sempre consultabili dai cittadini ed infine di dar vita ad un’intesa collaborativa tra ARPA e ARPAB per il monitoraggio delle acque del Pertusillo soprattutto sul lato fronte Centro Estrazione Oli.

La geologa Albina Colella, durante la presentazione della VIS ci spiegò ai nostri microfoni la situazione attuale del Pertusillo, ha rilevato la necessità di monitorare le acque del Pertusillo che fornisce per il 60 per cento acqua alla Puglia, considerando che sono molti i fattori che determinano la presenza di idrocarburi nelle acque e nei sedimenti del Pertusillo, a partire dalla vicinanza del Centro Estrazione Oli e alla presenza delle attività dei pozzi petroliferi. In particolare, è stato fatto riferimento anche ai molteplici impatti ambientali a cui è soggetto il Pertusillo causando l’eutrofizzazione delle acque, al monitoraggio insufficiente effettuato da ARPA in considerazione dei luoghi in cui viene prelevato il campione, della frequenza e del tipo di sostanze da monitorare. Secondo quanto denunciato dalla Colella, un altro aspetto da non sottovalutare è la carente informazione, se si considera che la maggior parte degli idrocarburi presenti nelle acque deriva dal margine petrolifero. In ultimo è stato citato AQP per la scarsa trasparenza nella pubblicazione dei dati derivanti dalle analisi effettuate (un report ogni sei mesi).

Secondo l’europarlamentare del M5S Rosa D’Amato è importante la partecipazione dei cittadini e associazioni nell’affrontare questo tipo di problematiche legate alla salute dei cittadini, è un metodo mediatico per tenere alta l’attenzione. L’europarlamentare ha annunciato che l’UE da circa due anni ha avviato un’indagine per fare chiarezza sul rischio di contaminazione che l’acqua dell’invaso potrebbe subire a causa degli impianti presenti a poca distanza, che emettono sostanze inquinanti.

Con i suoi 155milioni di metri cubi di acqua l’invaso del Pertusillo è tra le opere idrauliche più imponenti del sud Italia. Fornisce acqua potabile, per uso irriguo e per finalità domestiche, alla Regione Puglia ed alla Lucania. Da qui l’interesse dei portavoce pentastellati al fine di salvaguardare questo importante invaso, visto che nei pressi dell’opera idraulica sorge, a Viggiano, il Centro Oli che raccoglie e tratta il greggio estratto dall’intera Val d’Agri.

Con la petizione depositata quest’oggi nell’incontro in Regione Puglia, i firmatari chiedono al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e all’Acquedotto Pugliese “di accertare la potabilità e rassicurare i cittadini pugliesi sulla salubrità dell’Acqua – si legge in un precedente comunicato dei proponenti della petizione – che giunge ai nostri rubinetti e che vengano intraprese tutte le azioni a tutela dei consumatori, senza alcun pericolo per la salute”.

Fonte articolo CORRIERE DI TARANTO

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