Partirà entro fine ottobre, durerà due anni e coinvolgerà circa 2 mila cittadini di età compresa tra i 25 e i 70 anni residenti nei Comuni di Corleto Perticara, Gorgoglione, Guardia Perticara, Grumento Nova, Marsicovetere, Moliterno, Montemurro, Pisticci scalo, Sarconi, Spinoso, Tramutola e Viggiano. E’ la prima fase dello studio “Epibas”, promosso dalla Fondazione Basilicata Ricerca Biomedica e realizzato in collaborazione con l’Azienda Sanitaria di Potenza in stretto raccordo con la Regione Basilicata.
L’iniziativa, finalizzata ad una sorveglianza sanitaria nelle aree di estrazione petrolifera, è stata presentata stamane a Villa d’Agri di Marsicovetere ed ha visto la partecipazione dell’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Francesco Pietrantuono, del commissario Asp, Giovanni Chiarelli, della presidente della Fondazione Brb, Francesca Antonella Amodio, del presidente del Comitato Tecnico Scientifico Fondazione Brb , Attilio Martorano, oltre che di numerosi sindaci, rappresentanti di associazioni ambientaliste e cittadini delle aree interessate al progetto.
“Partiamo con una fase sperimentale, che durerà all’incirca un mese, per poi andare a regime con la prima azione del progetto – ha spiegato Martorano – che prevede oltre alla sorveglianza sanitaria in 11 comuni della Valle dell’Agri, della Valle del Sauro e nell’area di Pisticci Scalo anche una indagine epidemiologica geografica su 28 comuni della valle dell’Agri e del Sauro e la valutazione del profilo ambientale dei territori oggetto dell’indagine. E’ un progetto molto articolato che ha al suo interno un partenariato scientifico importante, a cominciare dall’Istituto Superiore di Sanità, l’Università di Basilicata, il Cnr-Imaa, l’Irccs Crob di Rionero in Vulture, la Fondazione Farebas – Fondazione Ambiente Ricerca – Basilicata, l’Azienda ospedaliera “San Carlo” di Potenza e le due Azienda Sanitarie di Potenza e di Matera. In questi mesi – ha concluso Martorano – daremo una costante informazione sull’andamento del progetto ai cittadini, coinvolgendo attivamente anche i sindaci e i medici di famiglia”.
Per il commissario dell’Asp, Giovanni Chiarelli “la giornata di oggi rappresenta il primo step operativo per la realizzazione del progetto, dopo una fase di studio, di approfondimento e di confronto con gli enti di ricerca, con gli amministratori e il mondo dell’associazionismo sui contenuti dell’iniziativa. L’avvio del piano di sorveglianza sanitaria affidato all’Azienda Sanitaria di Potenza è una realtà che si concretizzerà entro la fine di ottobre e costituirà il nucleo principale del progetto di tutela della salute delle popolazioni interessate dalle attività estrattive”.
Le conclusioni della presentazione del progetto sono state affidate all’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono. “E’ uno studio atteso da tempo – ha detto l’assessore – siamo alla partenza della sorveglianza sanitaria ed esplorativa e parallelamente stiamo lavorando ai modelli di ricadute delle emissioni, quelli che poi, incrociando i profili di esposizione dei singoli cittadini, daranno una lettura completa sullo stato di salute e dell’ambiente nelle aree interessate dalle estrazioni. E’ un lavoro che richiederà un tempo, che sarò tanto più utile e autorevole, quanto più vasta sarà la condivisione di ogni fase. E’ importante che i vari risultati vengano confrontati – ha concluso Pietrantuono – sia con l’Istituto Superiore di Sanità che con le popolazioni, anche al fine di individuare in maniera partecipata come proseguire”.
Lo studio, presentato nel pomeriggio anche ai medici di medicina generale dei Comuni interessati dalla Sorveglianza, e tutte le informazioni relative all’andamento del progetto sono pubblicati sul sito internet www.epibas.it