Riceviamo e pubblichiamo la lettera, indirizzata alla nostra redazione, a firma di Walter Rizzi (Senior Vice President del distretto meridionale di Eni).
Gentile direttore,
sono grandi le preoccupazioni per la difficile congiuntura economica nella quale navighiamo, dopo il trauma della pandemia. E’ una situazione che impone a tutti noi – imprese, istituzioni, forze sociali, media – un grande e condiviso senso di responsabilità, la disponibilità ad un continuo e positivo dialogo e anche la scelta di toni adeguati alla serietà dei problemi.
Purtroppo invece, in questi giorni, non sempre le vicende relative al lavoro e all’occupazione in Val d’Agri vengono raccontate in maniera equilibrata. Per questo – in qualità di Responsabile del Distretto Meridionale Eni – le chiedo ospitalità, con il solo obiettivo di ristabilire la realtà dei fatti e ribadire la limpidezza delle nostre scelte. Procedo schematicamente, per punti:
• nel picco dell’emergenza sanitaria, per garantire la sicurezza e il rispetto di tutti i protocolli, il Distretto Meridionale Eni ha ridotto del 30% la produzione, che ancora oggi è ben al di sotto dei livelli pre-Covid. E così sarà ancora, anche perché l’emergenza sanitaria non è terminata, come purtroppo dimostrano i numeri nazionali e regionali. Continueremo ad adottare il principio della massima prudenza, tutelando innanzitutto le persone, attraverso un’organizzazione del lavoro che non può essere quella pre-crisi;
• si è molto parlato anche di sicurezza. Su questo punto voglio essere netto: il Centro Olio Val d’Agri opera in piena sicurezza e adotta le migliori tecnologie disponibili, perseguendo l’obiettivo di un continuo miglioramento. Sono costantemente programmate, eseguite e monitorate, secondo i piani operativi vigenti, le attività di manutenzione previste su tutti gli asset dell’impianto. Siamo costantemente impegnati nella sicurezza dei luoghi di lavoro. Mi lasci smentire con energia qualsiasi affermazione volta ad insinuare una presunta mancanza di garanzie dell’incolumità di tutte le persone che lavorano presso i nostri siti operativi in Val d’Agri;
• la trattativa sulla proroga della Concessione Val d’Agri prosegue nella massima collaborazione con le Istituzioni regionali e nazionali, e con la reciproca volontà di garantire alla Basilicata uno sviluppo sempre più ecosostenibile. Mai si è anche solo immaginato di utilizzare un negoziato così importante per il futuro della Basilicata e della nostra azienda come alibi per sospendere programmi ed attività operative e manutentive o per sottrarsi a obblighi di rappresentanza istituzionale;
• il Dime continua ad adottare una politica di attenta valorizzazione del contesto occupazionale locale, come dimostrato dagli inserimenti di risorse dirette che, in particolare nell’ultimo triennio, ha superato nel complesso le 100 unità; al tempo stesso, nei rapporti con i fornitori esterni ha sempre operato in totale trasparenza, coerentemente con quanto previsto nel Patto di sito, come confermano anche i dati di Confindustria, che evidenziano come in tutti i cambi di appalto ci sia stata assoluta continuità occupazionale, e che il personale delle aziende uscenti -ove previsto e su attività che per loro stessa natura non erano temporanee- è sempre stato assorbito dalle aziende subentranti.
Spero che una volta fatta chiarezza, sia possibile riprendere un percorso di collaborazione e di dialogo. Un percorso in cui ciascun attore possa fare la propria parte per sostenere la comunità regionale nel difficile cammino che ci attende.
Walter Rizzi