La produzione di idrocarburi in Basilicata recupera il segno “più” dopo quattro anni in calo.
I dati del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica attestano che nel 2024 i giacimenti lucani tra Val d’Agri e Valle del Sauro hanno estratto oltre 3,7 milioni di tonnellate di greggio, contro i 3 milioni e mezzo dell’anno precedente.
Un aumento di 200mila tonnellate, per un contributo che rappresenta l’87 per cento della produzione nazionale di petrolio su terraferma.
Il picco produttivo è stato registrato a agosto con più di 336mila tonnellate.
Stabile la produzione del gas naturale, con i giacimenti lucani che hanno garantito un volume di estrazioni di 1 miliardo e 50 milioni di metri cubi – quantità che equivale al 24 per cento della produzione nazionale.
Anche per questo settore agosto è il mese più produttivo, con un volume di quasi 91 milioni di metri cubi.
Significativo il contributo per il GPL: poco meno di 80mila tonnellate, con una media mensile di oltre seimila tonnellate e un incremento dell’11 per cento rispetto al 2023.
Le estrazioni di idrocarburi restano dunque una risorsa cruciale per il bilancio lucano.
Per quest’anno le compensazioni – calcolate su produzione e quotazioni petrolifere – dovrebbero garantire alla Regione un gettito superiore ai cento milioni di euro.