Salute

Poche guardie mediche, piano di emergenza Asp per le festività

Pochi medici e l’Asp corre ai ripari per assicurare il servizio di guardia medica in un periodo critico quale quello delle festività natalizie.

Garantire il servizio di continuità assistenziale per tutto il periodo di dicembre e gennaio nei cento comuni della provincia di Potenza che ricadono nel territorio di competenza dell’Azienda Sanitaria Locale. E’ questo – spiega una nota dell’Asp –  l’obiettivo che si pone la Direzione strategica di Asp Basilicata e che ha visto susseguirsi vari incontri con i direttori delle Cure Primarie, i Direttori dei Distretti e le organizzazioni dei Medici di Medicina Generale. Incontri che hanno portato ad un risultato che cerca di garantire l’assistenza medica anche nel periodo molto particolare delle festività natalizie in cui, come accade ovunque, si evidenziano spesso numerose criticità. Da parte aziendale, consapevoli delle tante criticità già in corso, si è attivato già da novembre un meccanismo organizzativo per assicurare la tutela della salute dei cittadini, avviando la ricerca di professionisti per coprire i turni notturni e festivi. Tra gli strumenti adottati, anche le deroghe previste dall’articolo 38 dell’Accordo Collettivo Nazionale vigente. Per il periodo di riferimento, si è stati costretti a procedere, così come avvenuto negli anni scorsi, anche ad accorpamenti funzionali in particolare nell’area più critica che è quella dell’area Sud del potentino e quindi quella del senisese-lagonegrese. Gli accorpamenti interesseranno punti di continuità assistenziale che potrebbero anche non ricadere nello stesso ambito territoriale. Un lavoro svolto, a supporto delle decisioni aziendali, anche da parte dei Direttori delle Unità Operative delle Cure Primarie che hanno fatto leva sulla sensibilità dei medici di famiglia per coprire turni in quelle località che presentano oggettive difficoltà. La Direzione Strategica, che ha informato della tabella turnativa sia i Sindaci dei cento comuni potentini che l’Assessore regionale alla Salute e Politiche della persona, resta a disposizione dei primi cittadini per affrontare casi di criticità che dovessero emergere in maniera imprevedibile nell’espletamento della turnazione medica prevista.

Turni di servizio nelle località che presentano più difficoltà saranno garantiti, grazie ad un accordo con le rappresentanze sindacali di settore e alle deroghe previste dal Contratto, anche dai medici di famiglia e faranno servizio notturno anche professionisti over 65enni.

“Abbiamo anticipato la previsione dei turni – ha spiegato il Dg Asp Antonello Maraldo – e abbiamo ‘stressato’ il contratto grazie anche al prezioso apporto delle rappresentanze sindacali dei medici. Sappiamo che non basta a risolvere il problema ma, quantomeno, lo attenua”.