Nella Santa sede della PAMI- Pontificia Academia Mariana Internationalis, martedì 11.07.2023, si è tenuto il cerimoniale per il Protocollo Generale di cooperazione dell’unità di missione culturale della “Concuranza”, per la diplomazia delle tradizioni e vocazioni territoriali. L’accordo di cooperazione, tra la SVIMAR -Associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno e le Aree interne- con sede nel capoluogo della Basilicata, Potenza e La Pontificia Academia Mariana Internazionale, è stato siglato dal Presidente di Svimar Giacomo Rosa e da Ofm Stefano Cecchin Prefetto Pontificio della PAMI.
Per le tante attività svolte finora da Svimar, afferenti al bene comune delle Aree interne del Mezzogiorno d’Italia e per l’impegno profuso nella missione di aiuti umanitari concreti e diretti verso le popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna, nelle zone più decentrate, il Consiglio Pontificio Accademiae Marianae Internationalis, poponente il Rev. Accademiae Preside, ha ritenuto conferire una onorificenza al Presidente della Svimar, Giacomo Rosa, un Diploma in merito di socio onorario, Inter Socios Onorarios cooptaret.
Alla cerimonia hanno preso parte i consiglieri membri del direttivo di Svimar, rispettivamente: Michele Laurino, il Sindaco delegato agli enti locali; MarcoTrotta, vice Presidente;
Carmen De Rosa, Consigliere/Portavoce; Ettore Durante, delegato per la Calabria. Per i “Borghi della Concuranza” Manuela Balsamo, relazioni e sviluppo. Per le comunicazioni Elena Presti, Giornalista ed il produttore Gianni Gandi, Gran Galà Italia.
la Pontificia Accademia Mariana Internazionale e la Svimar hanno espresso la volontà di promuovere delle specifiche attività congiunte: sviluppare attività di terza missione accademica con la sperimentazione territoriale e istituzionale dei principi espressi dall’Osservatorio Mariano con l’implemento di poli scientifici e attività di diffusione culturale afferenti alla cultura della Concuranza, inoltre promuovere attività di ricerca e azione sulle tradizioni e sulle vocazioni territoriali.
Una particolare attenzione verrà posta verso le aree disagiate e del Mezzogiorno d’Italia soggette allo spopolamento, instaurare e consolidare l’inclusione dei piccoli Comuni delle Aree Interne attraverso i tanti Sindaci associati a Svimar. Altresì la volontà di promuovere azioni collaborative, nello sviluppo della cooperazione tra le rispettive istituzioni, favorire le relazioni scientifiche e didattiche finalizzate al raggiungimento di una formazione superiore di livello internazionale, attraverso la ricerca scientifica, la realizzazione di conferenze e corsi di aggiornamento, con la cooperazione di programmi accademici e culturali e scambi di informazioni.
Il coordinamento, l’implementazione e lo sviluppo dell’accordo e delle aree di interessi comuni è affidato ad una Unitá di Missione della Diplomazia della Concuranza, che ha nominato con decreto il Prof. Avv. Paolo Cancelli, Direttore Scientifico, ed il Prof. Mauro Alvisi Presidente dell’Unità di Missione Cultura della Concuranza, diplomazia delle tradizioni e vocazioni territoriali.
La Svimar, prima associazione partecipe nel mondo alla creazione dei “Borghi della Concuranza”, con la nascita del Dialogo Interreligioso per la Pace, temi cari a Papa Francesco.
Si avverte la necessità di mostrare i valori umani di Maria, attraverso la dottrina della Vergine, le sue espressioni di pietà e la capacità della Vergine di suscitare alte espressioni nella letteratura e nell’arte. In una lettera di Papa Francesco al presidente della pontificia Accademia Mariana si riconosce il fatto che la devozione Mariana è un patrimonio religioso culturale da salvaguardare nella sua originaria purezza.
In occasione della seduta pubblica delle Pontificie Accademie del 2019 il Santo Padre ha affermato:“L’Accademia è un luogo dove il sapere diventa servizio, perché senza sapere, che nasce dalla collaborazione e sfocia nella cooperazione, non c’è sviluppo genuinamente e integralmente umano” Con riferimento anche a Papa Wojtyla, San Giovanni Paolo II, assertore di un cammino di nuove vie di accesso alla chiesa, in cui la Madre del Redentore divenisse emblema di un rinnovato incontro ed una rinnovata fraternità.
Per questo volle che la Marianologia avesse il debito ruolo della formazione teologica universitaria e nel dialogo tra i saperi. Il “Pontificio Ateneo” di tradizione Francescana, collabora con i vari centri di studi ecclesiastici e laici, accompagnando il Magistero universale della Chiesa con la ricerca ed il coordinamento degli studi Mariologici. La Mariologia quale presenza necessaria di dialogo tra le culture capace di alimentare fraternità e pace.