Nei giorni scorsi abbiamo letto con interesse e stupore la presentazione in pompa magna del progetto LucAS da parte della regione (acronimo di Lucania Ambiente e Salute) fatto a Potenza e non abbiamo potuto fare a meno di non notare, leggendo la composizione del Comitato Tecnico Scientifico di tutta una serie di istituzioni, pubbliche e private, tranne il gruppo di lavoro (peraltro pubblico) che ha prodotto l’unico studio epidemiologico in essere in Basilicata!
Scorrendo la lista abbiamo anche trovato vecchie conoscenze come la presenza del Campus Biomedico; ricordiamo che una decina d’anni fa il comune di Viggiano, non sappiamo quanto di sua spontanea volontà, fece fare uno studio sulla CANSOLV costato alla comunità viggianese più di 40.000 euro proprio al Campus Biomedico di Roma per dimostrare la bontà di questa tecnologia dimostratasi poi fallimentare e fortemente energivora (vedi l’esempio di Petra Nova in Texas del 2020) ed ora ci ritroviamo davanti questi ricercatori!
Dicevamo che sono stati “reclutati” un abbondante numero di strutture di ricerca che non hanno mai pubblicato studi di questo genere; eppure il 22 settembre 2017 quando furono presentati a Viggiano i risultati della VIS (Valutazione di Impatto Sanitario) l’allora on. Latronico affermò l’importanza di tale progetto di studio e della necessità di continuare su quella strada proprio a partire dalla presenza di quel gruppo di ricerca guidato dal CNR di Pisa del prof. Bianchi (non temiamo smentite poiché abbiamo la registrazione video di quella presentazione!). Che l’attuale assessore regionale all’ambiente abbia cambiato opinione? Come se ciò non bastasse, vogliamo ricordare a tutti i lucani che il 13 novembre 2021 in occasione di un importante convegno su ambiente e salute tenutosi a Stigliano ed organizzato dall’Associazione Nuova Sanità e Benessere (ANSB) ebbe a dire che avrebbe inserito nel CTS anche il gruppo di lavoro della VIS!(anche qui abbiamo la registrazione video del convegno). Facendo seguito alle parole del Presidente Bardi gli inviammo una prima pec il 14 novembre 2021 proprio per ricordargli di mantenere fede alle promesse fatte in pubblico in quella occasione. Il 18 dicembre 2021 le associazioni della Val d’Agri organizzarono un ulteriore convegno alla quale partecipò l’allora assessore all’ambiente dr. Gianni Rosa dove fu ribadita l’intenzione della Giunta regionale di coinvolgere nel progetto LucAS il gruppo di Pisa (anche qui abbiamo la registrazione video), ma da allora nulla è più stato fatto in tal senso se non che abbiamo inviato una seconda pec al Presidente il 13 febbraio 2022 la cui risposta stiamo ancora aspettando!
Questa vicenda paradossale, non fa altro che dimostrare la chiara volontà di prendere in giro i lucani, ci insegna che purtroppo non possiamo fidarci più di nessuno; che la politica precedente e quella attuale tenta solo di ammaliare i lucani col miraggio del gas gratis (ma di questo ne parleremo più approfonditamente in una prossima lettera ai lucani) mentre la tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente non interessa affatto all’attuale politica. Eppure il 13 novembre a Stigliano il Presidente Bardi affermò: “Ambiente e salute sono le mie priorità”!
La ciliegina sulla torta è ora rappresentata dall’ennesima richiesta di autorizzazione di ENI del progetto “Blue Water” all’interno del Centro Olio di Viggiano, una sorta di piccola Tecnoparco così non ci facciamo mancare nulla! Il progetto presentato prima da Simam e poi da Syndial (ora Rewind) come ci ricorda la Gazzetta del Mezzogiorno del 20 luglio 2022. Ricordiamo a voi tutti che tale progetto è stato rigettato per ben due volte dalla Soprintendenza per incompatibilità ambientale , ora per l’attuale congiuntura “favorevole” viene ripresentato e scommettiamo che questa volta la forzatura andrà a buon fine? Peccato che nessun direttore generale di ArpaB negli ultimi 20 anni si sia andato a leggere lo studio SIA e l’AIA con la quale gli allora ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico autorizzarono ENI nel 1998!
Dalla Total invece apprendiamo a tale proposito che fino ad ora non vi è stato nessun sversamento di acque di strato nel fiume Sauro perché tutta l’acqua è stata decantata e riutilizzata dal Centro Olio di Tempa Rossa. Se lo dicono loro possiamo certamente crederci!! Sicuramente il nuovo DG di ArpaB dichiaratosi al servizio dei cittadini lucani potrà verificare quanto affermato.
Al punto in cui sono arrivate le cose ci aspettiamo un esame di coscienza da parte di chi ci governa per smentire quanto affermiamo in questa lettera; la presenza di chi ha realmente effettuato studi epidemiologici garantisce non solo i cittadini ma anche le pubbliche amministrazioni, così come la presenza delle varie associazioni presenti nei territori (Val Basento, Metapontino, Sauro-Camastra, Melandro, Val d’Agri, Matera) che si battono da oltre 10 anni per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia dell’ambiente non possono che rafforzare la sete di trasparenza dei lucani e dare testimonianza della veridicità delle affermazioni della politica regionale; diversamente anche questo progetto LucAS rimarrà un acronimo sterile e vuoto.
Osservatorio Popolare della Val d’Agri, Laboratorio per Viggiano, Libera Val d’Agri, ISDE Medici per l’Ambiente, ASNB