Il Rapporto Bankitalia sull’economia regionale della Basilicata per il 2018 conferma quanto sosteniamo da tempo: senza misure e piani di sviluppo che mobilitano investimenti privati la Basilicata continuerà ad essere dipende da petrolio ed automotive, fino a quando i due comparti “tireranno”.
E’ il commento dell’ing. Alfredo Cestari, presidente del Gruppo omonimo, e della Camera di Commercio ItalAfrica, sottolineando che proprio a questo scopo è stato messo a punto – attraverso “Finance & Planning”, una società del gruppo che si occupa di consulenza specializzata nei finanziamenti italiani, europei ed internazionali – il progetto SUD – Polo Magnetico che prevede l’istituzione di una piattaforma di investimento regionale finanziata dal Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS) del Piano d’Investimenti per l’Europa, meglio conosciuto come Piano Juncker, a sostegno dell’economia delle Regioni del Sud. Una particolare attenzione è volta ai piccoli comuni a rischio spopolamento delle aree rurali, come segnala Bankitalia in Basilicata.
Il nostro lavoro – spiega l’ing. Cestari – è quello di mettere in rete i Comuni, assisterli sul piano della consulenza e accompagnarli nella fase della progettazione e candidatura ai finanziamenti europei in cinque le aree di intervento: agricoltura, Pmi, energia, infrastrutture, turismo. Soprattutto per rivitalizzare i centri storici puntiamo sull’arrivo di pensionati dai Paesi europei e non solo che hanno disponibilità economiche e che come il direttore Work Bank decidono di investire acquistando casa per risiedere nei nostri piccoli centri. L’ iniziativa intende stimolare investimenti e progetti favoriti dal Piano Juncker per un valore di 200 milioni di euro, a beneficio di PMI presenti sul territorio. Il progetto presentato nella nostra regione in alcuni incontri con imprenditori ed amministratori locali (ultimo in ordine di tempo a Moliterno il 9 giugno scorso con la presenza di Antonio Barbalho, direttore del settore energia della World Bank, Practice Manager per l’America Latina e i Caraibi nei settori della Pratica Globale dell’Energia presso la Banca Mondiale), sarà nuovamente oggetto di incontro di sindaci lucani entro la fine del mese.
Esso trova in Basilicata tutte quelle condizioni, quelle potenzialità non sfruttate appieno che ne fanno un posto ideale per implementare questo progetto di sviluppo: vicinanza alla costa e clima mite tipicamente Mediterraneo; Cibo genuino e accoglienza tipica del Sud-Italia; Aviosuperfici Enrico Mattei e Grumento, che con opportuni interventi, permettono di raggiungere il territorio lucano in aereo, senza dover passare da Bari o Napoli; Lo sviluppo dell’area è favorito dalla presenza della ZES Ionica che coinvolge Puglia e Basilicata; Area ricca di storia con siti archeologici, presenza di borghi, musei etc.
Il sistema produttivo insediato nelle aree rientrati nella superficie ZES assegnata alla Regione Basilicata, oltre ai benefici di natura fiscale previsti dalla L. 123/217, potrà usufruire di azioni agevolative messe in campo dalla amministrazione regionale e previste all’interno della strategia di sviluppo di impresa. Le azioni previste potranno avvalersi delle risorse finanziarie a valere sui Programmi Operativi Regionali (FESR, FSE, FEASR, FEAMP) e Nazionali (PON Ricerca e Innovazione, PON Istruzione, PON Imprese e Competitività, PON Governance, PON Occupazione e YEI, PON Inclusione Sociale, PON Cultura) del periodo 2014-2020, sulle risorse del Patto per la Basilicata (FSC 2014-2020) oltre che delle risorse regionali derivanti dalle royalties del petrolio. Affinché il progetto si sviluppi correttamente è necessario ripartire le competenze tra i soggetti istituzionali e finanziari coinvolti. Secondo l’iter dettagliato indicato la Regione, su spunto di un gruppo di Comuni che intendono partecipare al progetto, dovrebbe pubblicare un bando per individuare un soggetto responsabile per il supporto e coordinamento agli enti nella preparazione ed implementazione del progetto in base alla normativa vigente.
L’aggiudicatario si occuperà di supportare la Regione nella preparazione della valutazione ex ante del progetto e di gestire i rapporti con le istituzioni Ue coinvolte quali BEI e Commissione. Parallelamente all’avvio della valutazione ex ante, la Regione e l’ente di supporto collaborano con la BEI per esaminare le migliori pratiche relative alla progettazione, all’impostazione e alla governance di altri strumenti finanziari altrove in Europa. La partecipazione della BEI abilitata dal FEIS avrà un effetto di segnalazione per attrarre altri investitori. Lo strumento finanziario intende attirare e, per quanto possibile, favorire il cofinanziamento con altri investitori.