Il progetto Eco-Ph, tenutosi a Viggiano dal 13 al 20 luglio, è un progetto che rientra nel programma Erasmus + organizzato dall’associazione “Supertramp” che ha coinvolto 28 giovani tra i 18 e i 30 anni provenienti da Francia, Grecia, Spagna, Portogallo e Italia (dai paesi vicini della Val d’Agri: Paterno, Tramutola, Marsico Nuovo, Sasso di Castalda). Tra gli obiettivi del progetto – che ha costituito un’importante occasione di contaminazione culturale giovanile – la promozione dell’educazione ambientale e il consolidamento dello spirito di appartenenza alla comunità europea tra le generazioni più giovani.
Il progetto ha dato la possibilità ai partecipanti di acquisire maggiore consapevolezza in merito alle tematiche ambientali attraverso visite guidate e momenti di riflessione collettiva. Tra questi ultimi, l’elaborazione di un piano di recupero della struttura abbandonata situata presso la “montagna grande” di Viggiano – la “cascina” – e la successiva condivisione delle idee con la popolazione locale.
Ulteriori momenti di scambio con la comunità viggianese sono state poi le serate trascorse in compagnia e al suono della musica delle cinque diverse nazionalità. Per Viggiano, dunque, un’occasione per fare delle proprie bellezze e del proprio patrimonio culturale un motivo di confronto e soprattutto di condivisione di valori comuni, come la capacità di riconoscersi parte di un’unica grande comunità europea che sia basata sui valori di ecologismo e sostenibilità.
Il valore aggiunto del progetto per i partecipanti provenienti dalla zona è stata la possibilità di guardare al proprio territorio con una prospettiva nuova. È fondamentale, per i giovani della valle e non solo, riuscire a cogliere l’importanza di occasioni di scambio giovanile come questa in un contesto in cui esse scarseggiano sempre di più e in cui è sempre più difficile sperimentare un contatto diretto con altre culture e nazionalità.
Grazie all’associazione Supertramp e a tutti coloro che hanno preso parte a questo progetto è stato possibile infatti regalare non solo ai partecipanti, ma anche alla comunità locale una preziosa esperienza di socializzazione e, più di ogni altra cosa, un grande motivo di crescita umana ed individuale.
Marta Evelina Malatesta – partecipante al progetto