Petrolio in Val d'Agri e Valle del Sauro

Riparte oggi il processo “Trivellopoli”, e intanto è tornata ad aumentare nel 2017 la produzione di idrocarburi

Doveva ripartire oggi il processo a Potenza ma a causa delle avverse condizioni metereologiche  il processo sulla cosiddetta “Trivellopoli” è stato rinviato al 24 aprile, tante questioni ancora aperte a tal punto che da 3 mesi dalla prima udienza potrebbe ancora slittare l’avvio del dibattimento.

Quinta udienza del processo ENI partito il 6 novembre scorso. Ci sono ancora delle questioni preliminari da affrontare: diversi legali contesteranno alcuni difetti di notifica agli imputati come successo nelle altre udienze e soprattutto gli avvocati dell’ENI sono pronti a presentare delle deduzioni contro la richiesta della Procura di inserire nuove prove nel fascicolo dibattimentale ossia il “Memoriale Griffa“, ricordiamo che l’ex responsabile del Cova nel 2013 denunciava  irregolarità nel funzionamento dell’impianto, e contro le analisi dell’ARPAB del settembre scorso sulla presenza di ammine nel pozzo di reiniezione Costa Molina 2.

Insomma entrare nel vivo del processo non sarà semplice: 57 imputati tra cui 10 società inclusa ENI con accuse che vanno dal traffico illecito di rifiuti alla corruzione e concussione e più di 500 parti civili ammesse dal collegio giudicante presieduto da Rosario Baglioni che già domani dovrebbe rigettare l’ultima richiesta avanzata dalla Regione Basilicata cioè essere esclusa dalla responsabilità civile dal momento che si trova coinvolta nel processo anche come parte lesa.

Intanto il MISE ha pubblicato le statistiche ufficiali del 2017 sulle estrazioni in Basilicata. Quasi 3 milioni di tonnellate di greggio e oltre 1 miliardo di metri/cubi di gas naturale. E’ tornata ad aumentare nel 2017 la produzione di idrocarburi in Basilicata rispetto al 2016, anno in cui è stato chiuso il COVA per l’inchiesta Trivellopoli, in regione si sono estratte 700.000 tonnellate di petrolio in più. Numeri è bene ricordarlo da ricondurre alla Val d’Agri nonostante anche nel 2017 ci sia stato un fermo del centro oli per lo sversamento di idrocarburi.

Sono lontani i numeri del 2014 e 2015 quando la produzione lucana di petrolio sfiorava i 4 milioni di tonnellate e da sola ricopriva e ricopre il 80% del fabbisogno nazionale. Per la Regione e i comuni concessionari, che da quest’anno deve poter contare anche sull’avio del centro oli della TOTAL a Tempa Rossa, significa dunque più ROYALTIES in arrivo. Nel 2017 la Basilicata ha incassato 36 milioni di euro e il comune di Viggiano 4 milioni e mezzo.

 

Articoli correlati