Per le comunità della Val d’Agri e del Sauro il 2017 si chiude all’insegna di quella profonda delusione e grave amarezza che hanno segnato tutto l’anno: la ripartizione da parte de Presidente Pittella dell’ulteriore fondo di 74,5 milioni di euro di royalties ad opera dei Ministeri interessati è avvenuta secondo la solita logica che privilegia le esigenze di bilancio regionale.
E’ il commento del portavoce del Csail Filippo Massaro per il quale non è tanto la destinazione di € 27.800.000 per l’attuazione di misure di coesione sociale e di € 3.000.000 per la misura di social card attivata per il tramite dell’intervento rientrante tra le misure di coesione sociale ad essere messa in discussione quanto piuttosto la scelta di spesa delle risorse – € 43.700.000 – per l’attuazione di cosiddette misure di sviluppo. Ebbene anche questa volta – dice Massaro – non si coglie l’occasione per riservare una parte del fondo accumulato grazie al petrolio estratto in Val d’Agri per la gente del comprensorio. Ci siamo da sempre dichiarati d’accordo a farci carico del contrasto della povertà a favore di tutte le famiglie lucane ma inutilmente abbiamo rivendicato, anche in quest’anno, una serie di interventi specifici per le popolazioni della valle dove il POV (Programma Operativo Val d’Agri) ha da troppo tempo esaurito le scarse risorse messe a disposizione.
Siamo di fronte al fallimento della Giunta Pittella che negli ultimi quattro anni ha continuato a perdere e rinnovare assessori deludendo le ripetute aspettative di cambiamento non solo di uomini quanto di programmi e progetti alimentati dalle royalties. Nello specifico, altro che azioni finalizzate alla tutela del patrimonio forestale pubblico, dell’ambiente e del territorio per ben 17,5 milioni di euro. Lo scopo autentico è di garantire i compensi agli operai forestali che naturalmente lo meritano anche se dovrebbero essere impiegati altri soldi. Per le misure a favore delle piccole imprese e del commercio si persevera nella logica assistenziale volta a garantire la loro sopravvivenza e non certo il rilancio sui mercati di cui hanno bisogno, mentre l’occupazione viene relegata ad occasioni limitate al tempo parziale e quindi al precariato. Non ce ne vogliano i residenti di Bucaletto a Potenza ma per noi l’affitto della casa andrebbe pagato con i fondi nazionali del Piano casa come accade per tutte le altre Regioni.
Per le comunità di Val d’Agri e del Sauro – dice Massaro – perdura la “maledizione” delle royalties senza alcuna speranza concreta perdurando la gestione avviata dal precedente Governatore De Filippo con lo spalmare queste risorse in tanti rivoli.