A tre settimane dall’evento clou dell’estate valligiana, la Sagra del Fagiolo I.G.P. di Sarconi inizia a prendere forma. Testimonial dell’evento quest’anno è la conduttrice televisiva, radiofonica ed ex modella italiana Manila Nazzaro. Miss Italia ’99 taglierà il nastro della ormai prossima edizione, portando un tocco di grazia ed eleganza alla kermesse. Top artists di quest’anno: Briganti di Terra d’Otranto e Officine Popolari Lucane di Pietro Cirillo.
La Sagra del Fagiolo I.G.P. di Sarconi è uno degli eventi più attesi dell’estate lucana e da circa dieci anni monopolizza il calendario di buongustai e gastronauti pronti a darsi appuntamento il 18 e 19 agosto nella graziosa cittadina valligiana. La kermesse, che da qualche anno ha conquistato anche la ribalta nazionale e che può contare su numeri degni di nota – 30mila presenze nelle due serate della scorsa edizione – è giunta alla XXXVII edizione ed è considerata una delle sagre più longeve d’Italia.
14 coltivatori raggruppati all’interno del Consorzio di Tutela del Fagiolo I.G.P. di Sarconi, 40 ettari coltivati per il 2018 per una produzione annuale media di circa 250 quintali. Numeri rilevanti per un prodotto che fino a pochi anni fa era considerato di nicchia, ma che piano piano sta cercando di ritagliarsi il proprio spazio nelle cucine degli italiani e non solo!
Un prodotto questo che grazie alla sua “originalità” attira sempre più giovani agricoltori, dell’intera Val D’Agri, alla produzione del rinomato Fagiolo I.G.P. di Sarconi.
Non solo gusto, in uno studio svolto dal gruppo di ricerca di Chimica Analitica del Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi della Basilicata e pubblicato sulla rivista internazionale Analytical and Bioanalytical Chemistry, emerge che il Fagiolo di Sarconi non è solo un semplice alimento della tradizione contadina della Basilicata – “tesoro” della Dieta Mediterranea e fonte primaria di proteine di origine vegetale, amido, fibra dietetica, minerali e vitamine – ma custodisce anche importanti proprietà salutistiche: l’abbassamento del livello di colesterolo per ridotto assorbimento, l’attività anticarcinogenica e antiepatotossica, e un’azione anti-replicativa nei confronti del virus dell’Hiv1 (ovvero l’Aids).
Il punto di partenza è sicuramente l’enogastronomia. Subito dopo le mostre, il cabaret, gli spettacoli di strada, la musica e il folklore. Tutto per strada, tutto rigorosamente senza biglietto d’ingresso. Tutto “ispirato” al fagiolo e al fascino semplice e genuino di un prodotto e di una comunità particolarmente effervescenti.
La Sagra ha pressappoco l’età di molti dei ragazzi che oggi la tirano su. Nacque per celebrare il prodotto tipico che col tempo sarebbe diventato il vero e proprio brand di una comunità che punta a diventare la “Capitale del Gusto Lucano”.
Un appuntamento che può essere di richiamo per un turismo enogastronomico di qualità, che sappia guardare alle eccellenze della Basilicata, per inserirsi a pieno titolo in un filone più ampio di valorizzazione dei tratti peculiari della Val D’Agri.
Giulia Giarletta