Lunedì 8 luglio 2024 riprendono gli scavi archeologici presso l’insediamento fortificato medievale di Satrianum, in località Torre di Satriano in Tito, Potenza. La campagna di ricerche, grazie al contributo del Comune di Tito, che si ringrazia per la disponibilità e per il continuo supporto al progetto quale motore per la valorizzazione culturale del territorio, proseguirà fino al 4 agosto e vedrà la collaborazione di studenti e studiosi della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera e dei corsi di studio dell’Università degli Studi della Basilicata. Le indagini archeologiche sul sito fortificato medievale dell’antica Satrianum (su concessione SABAP Basilicata – MiC) sono dirette dal 2013 dalla prof.ssa Francesca Sogliani (Università degli Studi della Basilicata), coadiuvata dalla vice-direttrice, la Dott.ssa Brunella Gargiulo, con l’obiettivo di ricostruire la topografia e la storia dell’insediamento fortificato, uno dei più significativi della Basilicata. La squadra di archeologi è affiancata, per il terzo anno consecutivo, dall’équipe francese dell’Università di Rennes II, coordinata dal prof. Dominique Allios, professore di Archeologia Medievale nell’Ateneo francese.
Dall’arrivo dei Normanni alla fine dell’XI secolo, che trasformarono Satrianum in sede di diocesi con la costruzione di una torre e di un’importante e monumentale cattedrale dedicata a S. Stefano, di cui si conservato ancora le murature, la storia del sito arriva fino alle guerre civili che tormentarono il Regno di Napoli sul finire del XIV secolo tra Giovanna II d’Angiò Durazzo e i pretendenti al trono di altre dinastie francesi e spagnole. Un tempo di cavalieri di ventura, di truppe mercenarie pronte a cambiare casacca e a schierarsi in favore del migliore offerente. I territori subirono le sorti dei loro signori e Satrianum è uno degli esempi archeologici più importanti.
Diverse saranno le iniziative destinate a coinvolgere la comunità, in collaborazione con numerose realtà associative del territorio che hanno aderito con entusiasmo: si parte l’11 luglio con la presentazione delle attività archeologiche e di Festivalia, insieme alla presentazione del volume di Luigi Crimaco “Federico II. Il portale dei morti” e a una cena di comunità ispirata al ricettario di Federico II, in collaborazione con la Pro Loco di Tito e l’associazione Sotto il Castello. Durante il periodo di scavi si terrà una caccia al tesoro basata sull’app “Tito Digitale”, in collaborazione con il Forum dei giovani di Tito. Il 17 luglio verrà presentato il libro del Prof. Massimo Osanna, Direttore generale dei Musei del Ministero della Cultura, “Mondo nuovo. Viaggio alle origini della Magna Grecia”, che dedica ampio spazio nel volume proprio al sito Torre di Satriano in Tito, luogo a cui il Professore ha dedicato una lunga stagione di ricerche come Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera. Il 31 luglio si terrà un incontro dedicato alla valorizzazione archeologica attraverso le nuove tecnologie, a partire dal progetto “Tito digitale”, frutto del finanziamento “Fondo Cultura” del Ministero della Cultura, di cui è stato vincitore il comune di Tito nel 2021, nella stessa occasione verranno illustrati i primi dati della campagna di scavi 2024, svolta quest’anno nell’ambito del Progetto PRIN My-FORTLANDS. Come evento conclusivo, il 3 agosto, si terrà “Festivalia. L’archeologia si racconta”, format di archeologia pubblica ideato dalla Prof.ssa Sogliani e giunto alla V edizione, in collaborazione con l’associazione ANSPI carità Tito e inserito quest’anno all’interno del Progetto PNRR Tech4You, Spoke 4, PP 4.1.3, Azione 5 – Presentazione e divulgazione dei risultati della ricerca al pubblico. Dichiara la Prof.ssa Sogliani: “E’ sempre emozionante tornare sullo scavo di Satrianum, all’ombra della Torre di Satriano, per riprendere le indagini archeologiche in un sito che riserva ogni anno grandi soprese e ci regala ogni volta un frammento di racconto in più, un pezzo di storia del territorio del periodo medievale. L’importanza di queste ricerche è insita nel ruolo che questo grande insediamento, il più grande insediamento fortificato medievale oggetto di scavi archeologici da più di un decennio nella regione, ha avuto nella organizzazione del territorio nel Medioevo ed è corroborata dalla presenza di un’équipe internazionale rappresentata dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università della Basilicata e dall’Université Rennes2. La sinergia con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, con l’Amministrazione comunale e con tutta la comunità di Tito rappresenta un enorme valore aggiunto per le nostre ricerche. Quest’anno mi sentirò ancor più parte di questa comunità che mi ha voluto onorare della Cittadinanza Onoraria.”
“La continua ricerca archeologica sul sito della Torre di Satriano in Tito, che si rinnova annualmente, dimostra l’importanza di questo tesoro culturale che ospitiamo sul nostro territorio”, dichiara Fabio Laurino, sindaco di Tito. “Continueremo a sostenere la campagna di scavo, così come tutte le iniziative di valorizzazione del sito archeologico, a partire da Festivalia. Inoltre, da quest’anno i visitatori, attraverso dei visori, potranno rivivere l’esperienza di immersione in quello che era l’antico villaggio di Satrianum, grazie a una ricostruzione multimediale che rappresenta un tassello importante in quello che è il percorso di fruizione turistica che stiamo costruendo attorno al sito della Torre di Satriano in Tito”.
Durante tutta la campagna di scavo, sarà possibile non solo visitare gli scavi, ma anche fruire della visita guidata, grazie alla collaborazione dell’Associazione “Istituto Poliziano per lo Studio del Mediterraneo” che gestisce il sito della Torre di Satriano in Tito.