Si svolgerà a Senise, domenica 16 luglio, la “Festa della donna donatrice”, l’evento che l’Avis di Basilicata dedica alle sue volontarie. A partire dalle 18 e 30, nell’ex sala consiliare del Comune, nell’ambito dell’iniziativa, sarà consegnato anche il premio “Rosa Maria Schirardi” che l’Avis comunale di Senise intitola alla sua dirigente avisina prematuramente scomparsa nel gennaio del 2012. Il riconoscimento, da sei anni, è assegnato alle donne che si distinguono nel campo del volontariato e che dedicano la loro vita al bene comune operando silenziosamente a vantaggio dei più bisognosi. A ricevere il premio, quest’anno, sarà la signora Maria Rossi, volontaria dell’Ail, l’Associazione Italiana contro le Leucemie, linfomi e mielomi, esempio straordinario di solidarietà, sempre impegnata in prima fila negli eventi di raccolta fondi che si svolgono nelle piazze in occasione delle festività pasquali e natalizie, punto di riferimento sul territorio senisese per quanti necessitano dell’operato dell’associazione.
L’esibizione della band dei giovani di “MusicAvis” concluderà la serata di festa. Le celebrazioni ricadono in quelle più ampie dei 90 anni dell’Avis, fondata a Milano nel 1927 da 17 attivisti che raccolsero l’appello del dottor Vittorio Formentano. L’associazione conta oggi nelle sue 3 e 400 sedi sparse su tutto il territorio nazionale, 1,3 milioni di donatori che nel 2016 hanno effettuato due milioni e 50 mila donazioni. “La scelta di donare sangue contribuisce a migliorare la prevenzione, incentiva ad avere stili di vita più sani e crea una rete di nuovi rapporti sociali da coltivare- commenta Rocco Monetta, presidente regionale di Avis Basilicata – detto ciò sappiamo quanto sia apprezzabile il gesto che decidono di compiere i nostri associati ed è per questo che riteniamo sia importante dedicare iniziative come queste ai nostri donatori e, ancor più alle donatrici; donne che, nonostante difficoltà e complicanze quotidiane, non dimenticano mai di compiere questo gesto di amore gratuito verso gli altri. Figure silenti che, come Rosa Maria Schirardi, si adoperano senza clamore per il bene comune”.