Continua, dunque, la lotta dei 31 club di Serie D retrocessi “d’ufficio” dalla Lega Nazionale Dilettanti per mezzo della proposta del presidente Cosimo Sibilia.
Il gruppo di società sportive guidate dal Presidente dell’ASD Grumentum Val D’Agri, Avv. Antonio Petraglia, è determinato a non fermarsi.
In attesa del Consiglio Federale del prossimo 8 Giugno (data che viene considerata decisiva da molti anche per alcuni verdetti che riguardano le società professionistiche), i club si preparano a combattere l’eventuale battaglia legale ed amministrativa che potrebbe accendere l’estate dello Sport post-pandemia.
Il senso della nota che trovate alla fine di questo articolo è facilmente comprensibile: se FIGC e Lega non annulleranno il provvedimento annunciato nei giorni scorsi, scatterà immediatamente una pioggia di ricorsi che rischia di bloccare l’intera macchina organizzativa del calcio italiano.
Ciò che si contesta più di tutto a Sibilia e soci, è il fatto di aver assunto un provvedimento che rappresenta un “Unicum” in Europa.
Ad onore del vero, infatti, nessuna Lega dilettantistica europea, fino a questo momento, ha optato per un provvedimento così “afflittivo” (per citare l’avvocato Petraglia) nei confronti delle società che erano ancora in lizza per ottenere la salvezza sul campo.
Ad ogni modo, si ha davvero la sensazione che questa vicenda possa protrarsi molto oltre il consiglio federale dell’8 Giugno.
Nessuno può immaginare come andrà a finire questa vicenda, di certo possiamo però provare a fare alcune riflessioni.
La prima riguarda il fatto che, mai nella storia dello Sport Italiano, si era composta un’alleanza di trentuno società sportive che hanno deciso di mettere in piedi una vera e propria “Class Action” contro gli organi federali.
La seconda, ancor più rilevante per chi scrive, è che alla guida di questo gruppo di “Ribelli” vi sia la società sportiva che rappresenta la Val D’Agri all’interno del Girone H della quarta serie nazionale.
Ricordiamo, infatti, che le realtà coinvolte nel comitato “Salviamoci” attraversano tutta la Penisola e i nove gironi della quarta serie Nazionale.
Bisogna riconoscere un grande merito al Presidente Petraglia: quello di aver saputo rendere collettiva una battaglia che poteva essere combattuta in ordine sparso e dunque risultare molto meno efficace.
La Val D’Agri è protagonista di un’istanza di giustizia sportiva senza precedenti, questo deve far riflettere anche il governo del calcio regionale lucano che sembra aver accolto con estrema freddezza le ragioni del comitato delle società “Insorte”.
Nei prossimi giorni, ulteriori e importanti novità.
Nel frattempo, potete leggere il testo completo del nuovo comunicato.
Comunicato n.2 del 02.06.2020
In data 26 maggio scorso, il Gruppo “Salviamoci” ha diffidato la FIGC e per conoscenza la Lega
Nazionale Dilettanti a non recepire l’aberrante proposta fatta dalla Lega con una decisione bulgara
presa all’unanimità (che fa pure molto riflettere sui meccanismi assembleari di formazione ed
espressione del consenso); una proposta, ricordiamo, tendente a comminare il massimo della pena
afflittiva (4 retrocessioni) nei confronti di Società che potevano ancora giocarsela sul campo in
quanto matematicamente non retrocesse (o che avevano tecnicamente raggiunto la fase dei play
out: dunque, in ogni caso, non retrocedibili) e che non hanno potuto giocare, non per loro colpa, ma
causa COVID.
A fronte di tale emblematica diffida, nessuna apparente reazione ad opera della FIGC; invece, dichiarazioni disarmanti del Presidente della Lega Dilettanti il quale, nel difendere tale decisione/proposta (assunta, invero, con metodi burocratici e ragionieristici; pretendendo di applicare regole previste per la normalità ad una fase post Covid), dice di “non offendersi se riceverà ricorsi (sic!) e che farà non uno ma dieci passi indietro se una Autorità Superiore glielo dice” (ovvio che lo deve fare se un Giudice glielo ordina).
Inoltre, ha fornito pure improbabili giustificazioni sulle maldestre determinazioni assunte,
invocando i principi UEFA, FIGC ed il Comunicato n.1 della LND, tutte argomentazioni inconferenti
alla fattispecie.
Nel mentre, ci sono, purtroppo, società che potrebbero iniziare a valutare il proprio individuale ripescaggio sulla base della vigente normativa che non è, peraltro, ragionevolmente in alcun modo applicabile causa le nuove determinazioni forzatamente adottate nel contesto pandemico che ha mutato tutti gli scenari.
Crediamo che il pervicace atteggiamento del Presidente dr. Sibilia – che, con i Suoi Collaboratori e
Consiglieri di Lega, non si sono mai degnati, né prima né dopo, di coinvolgere le Società nel varo
di una proposta così importante – sia disdicevole e molto pericoloso perché espone sia la Lega che
la FIGC all’adozione di una decisione che si presta a forte censura in sede giudiziaria che il Gruppo
“Salviamoci” è intenzionato ad effettuare con la massima determinazione in ciò supportato da una
serie di pareri acquisiti da esperti di diritto sportivo. Tali azioni, infatti, potrebbero avere,
giuridicamente, esiti ed effetti imprevedibili quanto dirompenti, laddove il Giudice valuti le
complessive/irragionevoli modalità attraverso le quali è stata gestita l’emergenza nelle competizioni
sportive, con il grave probabile rischio financo di un annullamento totale dei campionati: vale a dire,
mettendo in discussione non solo il meccanismo fallace delle retrocessioni ma anche quello delle
promozioni, con riferimento pure ad altri settori, compreso quello professionistico (laddove non si
è potuto o voluto giocare o far giocare). Si aprirebbe, così, l’inquietante scenario della concreta
possibilità del venir meno pure dei titoli sportivi di categoria superiore nel frattempo attribuiti.
Si informa che tutte le 31 Società interessate hanno presentato, in questi giorni, un rituale accesso agli atti presso la LND per acquisire copia integrale della delibera/proposta della Lega al fine di ponderarne la validità sotto ogni profilo.
Ricordiamo agli Organi Federali che le proposte avanzate dalla LND sono un unicum in Europa che è
andata, compatta, in direzione opposta, con una valutazione ragionevole sulla base di due parametri:
1) il Covid e tutto ciò che ha già provocato in termini di afflizione;
2) la peculiarità del
sistema dilettantistico che merita benevolenza e massima attenzione per il rilevante ruolo sociale
che espleta.
Confermiamo di avere il sostegno di tante Amministrazioni locali ma anche di tantissimi settori del mondo dello sport che non condividono tale aberrante soluzione, rigettata pure dalle altre Leghe (Basket, Volley ecc. ecc.).
Concludiamo, augurandoci che la Lega Nazionale Dilettanti torni sui suoi passi e che la Federazione Italiana Gioco Calcio non recepisca acriticamente una proposta frettolosa ed abnorme e si eviti, nel settore dello sport, un contenzioso giudiziario dalle inaudite ed imprevedibili conclusioni. Sarebbe una soluzione saggia ed intelligente per riconciliare tutto il mondo del calcio in un proficuo clima di ripartenza che deve pervadere il nostro Paese, soprattutto dopo la pandemia.
Firmato
U.S. Agropoli
A.S.D. Alfonsine F.C. 1921
A.S.D. Città di Anagni Calcio
S.S.D. Avezzano Calcio a r.l.
A.C.D. Bastia 1924
A.S.D. Pol. Calcio Budoni
S.S.D. Chieti F.C. 1922 a r.l.
POL. Ciliverghe Mazzano
A.S.D. Corigliano Calabro
U.S.D. Dro Alto Garda Calcio
U.S.D. Fezzanese
A.S.D. Grumentum Val D’Agri U.S. Inveruno 1945
S.S.D. Jesina Calcio S.r.l.
S.D. Academy Ladispoli S.r.l. U.S.D. Levico Terme
S.C.D. Ligorna 1922
S.S.D. a r.l. Milano City B.G. F.C. S.S.D. Marsala Calcio a r.l.
A.C. Nardò S.r.l.
U.S. Palmese A.S.D.
F.C. Ponsacco 1920 S.S.D. a r.l.
Sangiustese Calcio S.S.D. a r.l
A.S.D. San Luigi Calcio
A.C.D. San Tommaso Calcio
A.S.D. Savignanese
S.P. Tamai
A.S.D. Pro Calcio Tor Sapienza
F.C. Vado
S.S.D. Vigasio a r.l.
A.S.D. Villafranca Veronese