di Giulia Giarletta
Anche sei mesi di attesa per i più fortunati. Si perché potrebbe passare ancora più tempo prima di poter eseguire un esame diagnostico all’Ospedale San Carlo di Potenza. Tutto cambia se ci si affida ad un ambulatorio convenzionato. Per non parlare dell’efficienza dei centri privati dove, da un giorno all’altro, si può venire a conoscenza dei risultati di un check-up completo. Dunque cosa fare? E soprattutto sarà mai possibile ricevere le cure necessarie senza dover mettere mano al portata fogli?
E’ allora perché garantire un servizio diretto e veloce qual è quello di un numero verde a cui potersi rivolgere per le prenotazioni, se poi non si è effettivamente in grado di rispondere alle esigenze dei propri utenti? Le buone intenzioni, se pur apprezzabili, pare proprio non avere alcuna importanza quando si ha a che fare con la vita delle persone. E’ davvero impensabile sopportare queste lunghe attese. Chiamando oggi stesso, infatti, per un’ecografia pelvica o all’addome pare che il servizio prenotazioni del San Carlo sia in grado di fissare l’appuntamento solo a settembre/ottobre prossimo. Chissà domani. E per le urgenze? Nessuna “corsia” preferenziale.
Aspettiamo che si faccia chiarezza in questa grave e rincresciosa situazione .
Dico: Essere molto malati ed essere morti sono condizioni molto simili agli occhi della società
GIULIA GIARLETTA
Fonte: La Nuova del Sud