Cronache

Si finge avvocato e con la mediazione telefonica di un finto carabiniere truffa un anziano. I carabinieri, veri, arrestano un 24enne campano

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza hanno arrestato in flagranza di reato un 24enne campano ritenuto responsabile di truffa aggravata.

In particolare, nella tarda mattinata di giovedì scorso, sulla scia di una condotta truffaldina purtroppo sempre più ricorrente meglio conosciuta come la truffa del finto parente, che colpisce le fasce deboli soprattutto nella sfera affettiva, un anziano di Potenza è stato contattato telefonicamente da un sedicente avvocato il quale gli ha prospettato che il figlio sarebbe stato arrestato, per aver causato un grave incidente stradale, qualora non avesse corrisposto la somma di 5.000 euro ad un suo incaricato che di lì a poco lo avrebbe raggiunto a casa.

L’autore della truffa, per apparire ancora più convincente, ha fatto parlare, sempre telefonicamente, la vittima con una persona presentata come un Carabiniere.

Provvidenziale, a questo punto, è stata la telefonata al numero unico di emergenza 112 da parte dell’anziano. I militari dell’Arma lo hanno subito messo in guardia e, prontamente, si sono attivati per individuare gli autori del reato.

La vittima, supportata dai Carabinieri della Centrale Operativa, ha tenuto in conversazione telefonica i truffatori al fine di consentire ai militari dell’Arma di individuare il complice incaricato della riscossione.

I Carabinieri di Potenza, in contatto telefonico con l’anziano, si sono fatti descrivere l’uomo presentatosi alla porta mentre altri Carabinieri, appostati nei pressi dell’abitazione, hanno poi bloccato il malvivente identificato nel 24enne di origini campane.

Il giovane, tratto in arresto per truffa aggravata, è stato quindi posto a disposizione della Procura della Repubblica di Potenza ed a seguito di convalida da parte del GIP del locale Tribunale è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nel luogo di residenza.

Si rappresenta che il procedimento penale è tuttora nella fase delle indagini preliminari e basato su imputazioni provvisorie, per cui vige il principio d’innocenza a carico del giovane fino ad intervenuta sentenza di condanna definitiva.

La brillante e rapidissima operazione di servizio messa a segno dai Carabinieri della Compagnia di Potenza rappresenta la risposta immediata e concreta che l’Arma dei Carabinieri garantisce alle comunità i cui cittadini, come in questo caso, hanno dimostrato una meritoria reattività nell’allertare il personale dell’Arma così da consentire la predisposizione di una rapida ed efficace risposta.

Conseguenza, questa, dovuta anche ad una massiccia campagna di informazione sul fenomeno delle truffe in danno degli anziani e fasce deboli oramai da tempo disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Potenza ed attuata dai reparti dipendenti attraverso appositi incontri nei luoghi di aggregazione più diversi, ove sono stati proposti una serie di utili consigli su come poter reagire di fronte a propositi di reato, quali quello narrato, così subdoli e pervasivi.

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