Le condizioni meteorologiche avverse degli ultimi mesi che hanno provocato una significativa diminuzione delle precipitazioni, anche in Basilicata stanno compromettendo la disponibilità idrica necessaria per l’irrigazione dei campi e per il sostentamento delle coltivazioni. Una situazione critica che sta già causando gravi danni al comparto agricolo, con particolare riguardo al settore cerealicolo, ortofrutticolo e vitivinicolo. A lanciare l’allarme è Coldiretti Basilicata. “Le piogge di queste ore purtroppo servono poco a risolvere il problema che ormai da diversi anni puntualmente si ripresenta – spiega il presidente di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani – e provoca i danni maggiori al comparto cerealicolo e di riflesso a quello zootecnico per l’alimentazione degli animali”. Una siccità diventata, ormai, strutturale e dagli effetti allarmanti. In Italia i dati del 2023 sono stati preoccupanti, con un calo del 70% per il raccolto del miele e del 12% per il pomodoro e la vendemmia. Inoltre, si è reso necessario un taglio del 10% della produzione di grano, del 60% di quella delle ciliegie e del 63% delle pere, a fronte di un valore dei danni superiore ai sei miliardi del 2022. Per risolvere il problema per Coldiretti Basilicata è ormai sempre più urgente “ mettere in campo una progettualità per la regimazione delle acque con la dislocazione di bacini di raccolta e di trattenimento, anche di dimensioni medio-piccole, ma distribuiti in modo capillare sul territorio lucano, che possano avere funzioni multiple”.