Ricollocazione in altre aziende dell’indotto o in altre commesse di Eni, possibilità di trasferta e trasferimenti all’azienda Bng: sono i punti oggetto dell’accordo che è stato siglato oggi, in Regione Basilicata, a Potenza, tra una delegazione di lavoratori della Sicilsaldo, l’assessore regionale alle attività produttive, Alessandro Galella, e le parti sindacali e datoriali.
L’intesa è arrivata dopo che dalle prime ore della mattina di oggi, alcuni lavoratori dell’azienda, che opera nell’indotto Eni di Viggiano (Potenza), stavano protestando davanti alla sede della Regione.
“Chiediamo la sicurezza dei posti di lavoro, da quello che ci è stato detto dal primo luglio la nostra società è fuori della commessa di Eni”, avevano denunciato alcuni dei circa 45 lavoratori che rischiano di perdere il lavoro, prima dell’incontro con l’assessore.
Alla successiva riunione, alla quale hanno partecipato, oltre che Galella e a una delegazione dei lavoratori, anche i rappresentanti di Eni, di Bng, di Confindustria, e Uilm, Fiom, Cgil e Uil, è stato siglato un accordo per la ricollocazione dei lavoratori.
Nel verbale è stabilito che undici lavoratori, da domani, “transiteranno in Bng in comando distacco per trenta giorni o per il tempo necessario per il passaggio definitivo”, nove resteranno in Sicilsaldo, quattro saranno trasferiti sui cantieri di Crotone e Manfredonia (Foggia) e, nell’ipotesi in cui non dovessero accettare il trasferimento, continueranno con altri 15 colleghi “ad essere occupati in Sicilsaldo in attività in essere o su future commesse affidate da Eni”.